rassegna stampa

Destro, l’uomo in bilico non sbaglia mai

Segnava anche alla Roma, gol pesanti prima che il ginocchio sinistro gli cominciasse a perdere colpi e lo costringesse prima a un inverno e poi a un’estate intera di purgatorio, tra infortunio e ricadute.

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Due gol in 24 minuti giocati e, come riporta il Corriere dello Sport, se si vuole tornare allo scorso campionato 13 reti su 20 presenze. Questo è Mattia Destro

Non tocca la palla come Totti e Ljajic, ma pretenderlo sarebbe come chiedere a un pugile di operare qualcuno al fegato invece di piazzare un montante. Fa il suo sporco lavoro di centravanti: segna. E di tanto in tanto sbaglia qualche gol ben preparato e pronto all’uso. Fa parte del mestiere anche questo.Non tutti convinti del suo valore di punta o che sia stata la scelta giusta investire, a suo tempo, 16 milioni sul miglior cannoniere giovane del campionato italiano. Desiderato, all’epoca e anche adesso, dalla Juventus, dal Milan e da altri.

Destro segnava quando giocava nel Siena. Segnava sempre lui, a dirla tutta. Segnava anche alla Roma, gol pesanti prima che il ginocchio sinistro gli cominciasse a perdere colpi e lo costringesse prima a un inverno e poi a un’estate intera di purgatorio, tra infortunio e ricadute.

A Roma i centravanti puri non hanno vita facile, per una ragione o per l’altra. Vedasi di recente Osvaldo, il quale comunque non ha vita facile da nessuna parte. Può darsi che martedì sera sia stata sigillata la pace definitiva con il pubblico, che ha fatto decollare Destro sulle grida d’entusiasmo. Era una partita amichevole, naturalmente, ma di quelle che a chiunque spiace perdere.Le offerte per Destro sono arrivate, prima ancora di quelle per Benatia. Ma la Roma non aveva intenzione di perderlo se non in cambio di molti, molti soldi e Destro dal canto suo non aveva alcuna voglia di ricominciare daccapo altrove.

Così tra Destro e la Roma era stato stabilito un patto: si sta insieme ancora un anno almeno, poi vediamo se arrivano offerte interessanti da squadre tipo Barcellona, cose del genere. Quei 25 milioni del Wolfsburg erano lungi dal bastare, Il Tottenham ancora insiste. Si sa che i patti possono saltare, se c’è la volontà di cancellarli da parte di chi li ha stretti.