L’ultimo gol vero è del 19 maggio. Contro il Napoli. Quelli di ieri non sono finti. Manca loro soltanto il timbro che li renda ufficiali, validi per qualcosa. Chiamiamoli gol contro il buio dell’anima, uno spettacolo di rinascita, la primavera che torna. Finalmente arriva alla fine del tunnel.
rassegna stampa
Destro fa gol all’incubo
L’ultimo gol vero è del 19 maggio. Contro il Napoli. Quelli di ieri non sono finti. Manca loro soltanto il timbro che li renda ufficiali, validi per qualcosa. Chiamiamoli gol contro il buio dell’anima, uno spettacolo di rinascita, la...
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, dal ginocchio gonfio è tornato ad allenarsi con la squadra, uscendo da una solitudine in parte scelta in parte aborrita, sfuggendo alla prigionia della noia, della paura di non farcela e del rancore verso qualcosa o qualcuno. Non è colpa sua se dopo essersi tolto il menisco alla fine di gennaio ha dovuto accorciare la convalescenza. Erano troppi ad aver bisogno di lui, la Roma, la Nazionale Under 21, Prandelli in cerca di trottole per il gioco avanzato e Destro stesso, purosangue caduto su una siepe proprio mentre allungava verso il traguardo.
Ieri, nella partitella contro la primavera, ha stoppato, ha dribblato, ha tirato. Ha segnato, persino. Due volte, di piede, da dentro l’area, scavando il fango. E se anche non ci fosse riuscito sarebbe stata la stessa cosa. Quel che contava era disputare la partita intera, senza prendersi cura delle ginocchia come i piloti di Formula 1 si prendono cura delle gomme. Arrivare in fondo senza rinunciare a spingere sul gas.
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