(Corriere dello Sport - S.Neri) - Approdano al derby di Roma due squadre tormentate da problemi non piccoli.
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Derby occasione d'oro per cancellare San Siro
(Corriere dello Sport – S.Neri) – Approdano al derby di Roma due squadre tormentate da problemi non piccoli.
Ne conosciamo la storia sicchè è inutile ripercorrere il cammino di una vigilia che ha acceso pericolosi fuochi nell'animo dei tifosi i quali, ovviamente, rispecchiano sempre i sentimenti e i malumori di chi dirige e di chi opera sul campo. Ma vuoi scommettere che proprio a Roma, in uno dei luoghi più facili ad infiammarsi e talvolta a divampare per i malumori che il tifo più esasperato genera, tra un paio di giorni si risponderà a Milano con una rappresentazione collettiva di grande tolleranza e intelligente sdrammatizzazione degli eventi? E' insito nello spirito della gente di Roma il gusto di togliere il veleno con una battuta sarcastica, spesso impietosa, restituendo alle cose i contorni della loro naturale e talvolta piccola dimensione.
Ha detto il presidente Petrucci, dopo il "no" di Mario Monti alla candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2020, che dobbiamo piantarla di vedere il malaffare nelle cose dello sport la qual cosa, a dire il vero e come dimostrano i fatti calcistici di Milano, non corrisponde al vero. Nessuno vede il male nelle cose dello sport in quanto il male, il più delle volte, arriva dalle cose che stanno intorno agli eventi sportivi. Siamo sempre lì, il discorso non cambia. Gli atleti sono nove volte su dieci al centro di troppi interessi alimentati dalla forte circolazione del denaro. E il denaro che circola a torrenti in mezzo alle sfide degli atleti, porta gente che spesso condiziona la vita stessa dei ragazzi e incide non poco sulle sfide e la loro interpretazione.
L'esasperazione delle tensioni e l'eccessiva manifestazione dell'ira nei commenti che si intrecciano intorno agli atleti durante un combattimento sul campo e dopo la conclusione della sfida, sono i drammatici contorni d'un mondo al quale dobbiamo invece restituire la sua lineare semplicità e freschezza. Petrucci ha avuto proprio in queste ultime settimane una dimostrazione palese della bella natura della gente dello sport. Più o meno nello stesso tempo in cui Monti negava l'appoggio governativo alla candidatura di Roma per i Giochi, si realizzava a Sanremo il festival della canzone e in quella circostanza s'avevano due rappresentazioni d'una certa realtà giovanile. Quella di Belem Rodriguez, proposta dalla famosa farfalla disegnata sulla coscia a due dita dall'inguine e quella di Federica Pellegrini, ugualmente bella, forse più affascinante ancora e radiosa nello spirito che il suo sorriso, la sua intelligenza e il suo corpo esprimevano.[...]
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