In attesa di un riscontro nelle partite che contano, il gruppo giallorosso ha fatto intravedere ottime cose soprattutto dal punto di vista dello spirito e della volontà nell'applicazione: come riporta l'edizione odierna del «Corriere dello Sport», nel positivo precampionato romanista ha influito molto il rapporto che Rudi Garcia ha stabilito con i calciatori e con l'ambiente.
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Dentro la nuova Roma
In attesa di un riscontro nelle partite che contano, il gruppo giallorosso ha fatto intravedere ottime cose soprattutto dal punto di vista dello spirito e della volontà nell’applicazione:
Personaggio schietto e diretto, ha voluto familiarizzare da subito con i giocatori, trovando terreno fertile in un gruppo necessariamente voglioso di riscattare un biennio fallimentare. Pallone e parte atletica vanno a braccetto, per cementare la coesione tra i ragazzi ed instillare un bricioli di competitività l'allenatore ha pensato bene di inserire piccole scommesse sullo svolgimento degli esercizi, con premi serali e penitenze per i migliori o i peggiori.
Cartina al tornasole di una grinta riscoperta è la voce di Morgan De Sanctis: il portiere urla, striglia i compagni e guida la difesa, un atteggiamento lontano anni luce dai silenzi di Stekelenburg. Non vuole prendere gol e i compagni fanno apposta a organizzare giochi in cui lui deve salvare una porta abbandonata a se stessa e gli tirano dall’area piccola per vederlo uscire dai gangheri
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