rassegna stampa

De Sanctis è tornato e non esce più

Il portiere della Roma ha dichiarato di star bene e di poter disputare tutte le partite: per quanto riguarda il futuro si vedrà prossimamente.

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De Sanctisdeve riscattarsi perché la Roma a Bergamo ha vinto ma lui non del tutto dato l’errore sotto porta in cui ha servito un assist all’attaccante atalantino. Quello del portiere d’altro canto è un mestiere difficile. Per De Sanctis questa sera potrebbe esserci un altro tipo di sofferenza. Lui guarda l’aria che sembra solida per quanto il freddo la cristallizza e si prepara a salire il calvario moscovita. «Un’altra delle disgrazie di noi portieri. Stiamo fermi, le mani e i piedi si congelano. Bisogna scegliere bene l’abbigliamento. Naturalmente la Roma si è posta il problema». La Nike ci mette del suo fornendo materiali speciali che isolano e termoregolano, i preparatori sanno che tipo di alimentazione (carboidrati e zuccheri) e che tipo di riscaldamento bisogna mettere in gioco.

Oggi il Cska Mosca, in questa specie di spareggio per il secondo posto del girone di Champions League, tenterà di bruciarli con una partenza lampo. Forse un’altra Roma, quella delle prime fasi della stagione, non avrebbe corso pericoli e sarebbe andata incontro al grande freddo con l’indifferenza di un iceberg. Per la Roma di oggi non è così. «Eppure - sottolinea De Sanctis - consideriamo gli infortuni con cui abbiamo dovuto fare i conti. Se li teniamo in considerazione non possiamo considerare che positivo il nostro avvio. Non siamo stati fortunati, non siamo riusciti a gestire le assenze come avevamo programmato. Però siamo sempre qui, secondi in campionato, secondi in Champions League, in corsa per tutto».

E lui deve rifarsi o riscattarsi. Prima dell’Atalanta e oltre l’Atalanta. Ha mostrato meno sicurezza del solito. Anzi, ha trasmesso meno sicurezza del solito. Lukasz Skorupski, che va costruito e valorizzato, ha giocato al suo posto più di una volta, anche in Champions League. Adesso il 37enne De Sanctis gli manda a dire qualcosa di simile a: la pacchia è finita. «E’ vero, non potevo giocare una partita ogni tre giorni». O tre partite in otto giorni, altro modo di esprimere lo stesso concetto. «Ma adesso posso. L’infortunio al gomito, l’operazione, la ripresa. Per stare sempre sulla corda devo essere al 200%. Non solo io, chiunque deve starci. Sono di nuovo in gran forma». Il domani si scrive prossimamente. De Sanctis ha indicato Natale come orizzonte delle decisioni importanti. Il suo contratto scade alla fine di questa stagione. Deve capire se vuole continuare, se la Roma vuole che continui, se deve assumere qualche altro ruolo, differente da quello del giocatore in attività di servizio.