Morgan De Sanctis ha aspettato a lungo prima di diventare numero uno in tutti i sensi. Come riporta il Corriere dello Sport, il portiere giallorosso potrebbe essere quasi considerato il Totti degli estremi difensori. Arrivato alla Juve a vent’anni, a ventidue all’Udinese, a trentadue al Napoli, a trentasei alla Roma: è ancora lì che gioca. L'ex-Napoli vanta un curriculum di tutto rispetto, arricchito anche da esperienze fuori dall'Italia come Siviglia e Galatasaray. Con l'Udinese non si lasciò nel migliore dei modi, avvalendosi di una norma che permetteva al calciatore di svincolarsi a costo zero. Il rancore da parte della società friulana non dovrebbe comunque essere ancora vivo: l’Udinese non è mai stata troppo attiva nel coltivare la fedeltà dei suoi giocatori. Li scova, li cresce, li cede come ogni società che non disponga di notevoli risorse economiche dovrebbe fare per garantirsi stabilità. A Udine lo fanno in maniera particolarmente abile.
rassegna stampa
De Sanctis torna a Udine, senza rancore però…
Morgan De Sanctis ha aspettato a lungo prima di diventare numero uno in tutti i sensi.
In quattro partite in casa, l’Udinese ha realizzato sette reti. Quando hai gente come Di Natale, che ne infilati tre, Muriel e Maicosuel non fai troppa fatica a essere pericoloso. Così De Sanctis sa che quella di domenica non sarà una partita facile. Finora, nelle poche occasione concesse dalla difesa della Roma, il portiere si è fatto sempre trovare pronto. Prima che i giocatori comincino a tirare, probabilmente i tifosi ricorderanno a De Sanctis quel divorzio giudiziale, sperando di innervosirlo. Ma lui a essere un ex ha fatto il callo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA