Il portiere della Roma Morgan De Sanctis ieri ha incontrato i sostenitori, ha firmato autografi, ha parlato camminando e ha parlato fermandosi. Oltre ai tifosi c’erano anche i cronisti e le telecamere ed è inevitabile una domanda sulle esternazioni di Rudi Garcia che continua a parlare di Scudetto: «Lui ci crede e ci crediamo anche noi. Se afferma che possiamo centrare gli obiettivi che ci siamo posti è perché ritiene che la squadra ne sia in grado. E lo pensiamo anche noi giocatori. Poi si trova dietro in classifica e sostiene che la Roma resta la più forte. Ebbene, è così. Ne abbiamo parlato, noi e lui. Non c’è differenza tra quello che pensa Garcia e quello che pensano i giocatori. Abbiamo molte mete da raggiungere e i tifosi della Roma meritano tutto. Stanno aspettando da troppo tempo». De Sanctis però, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, non pronuncia la parola scudetto.. «Intanto passare il girone di Champions League, che tutti considerano durissimo. Abbiamo giocato 15 partite, siamo secondi in classifica sia in campionato sia in Europa. A me sembra un bilancio positivo. In qualche occasione siamo stati sfortunati, in altre gli avversari sono stati più bravi di noi. Ma contiamo gli infortuni che abbiamo avuto, i problemi che abbiamo incontrato. Sessanta giorni e mai uno che se ne andasse tranquillo. Alla fine siamo soddisfatti di quanto raccolto».
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De Sanctis: “Sappiamo di essere i migliori”
"Non c’è differenza tra quello che pensa Garcia e quello che pensano i giocatori. Abbiamo molte mete da raggiungere e i tifosi della Roma meritano tutto. Stanno aspettando da troppo tempo"
Qualche battuta poi sul suo secondo, Lukasz Skorupski, che lo ha sostituito in qualche occasione: «Qualche inconveniente fisico mi ha bloccato qua e là. Ma seppure non fosse successo questa doveva essere comunque una stagione in cui lasciare spazio a Lukasz. E’ un talento, di quelli che non possono essere messi a ingrigire in panchina. Va aiutato a crescere, invece. Con calma, con prudenza, evitando di piazzargli sulle spalle responsabilità eccessive. IL ruolo del portiere è difficile dovunque e specialmente in una piazza come Roma. Skorupski però ha le qualità necessarie per essere il titolare, in futuro». Ma De Sanctis ha parlato anche del suo futuro, del rinnovo del suo contratto, riferendosi ad una data in particolare entro la quale ne saprà di più:
«Lo scoprirò a Natale, lo scopriremo tutti a Natale. Ho bisogno di qualche tempo ancora per valutare quali siano le scelte migliori per me e per la società. Se andare avanti, in che modo andare avanti, se smettere. Non dipende soltanto da me. Con la Roma sono d’accordo sin dall’inizio della stagione. Con calma, con serenità decideremo insieme il da farsi». Obiettivi, problemi, superare gli uni per arrivare gli altri. Ma intanto la Roma ha ritrovato Kevin Strootman: «Lo abbiamo aspettato parecchio - ha detto De Sanctis - E’ un giocatore importantissimo. Adesso non bisogna chiedergli troppo, avere fretta. Aspettiamo con tranquillità che sia di nuovo in grado di dare il contributo fondamentale che ha già dimostrato di poter fornire nel campionato passato».
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