rassegna stampa

De Rossi, un altro bivio

Quando Capitan Futuro vivr? il calcio da spettatore, scrive oggi il Corriere dello Sport, i romanisti parleranno di Daniele De Rossi e ne ricorderanno il bene e il male.

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Quando Capitan Futuro vivr? il calcio da spettatore, scrive oggi il Corriere dello Sport, i romanisti parleranno di Daniele De Rossi e ne ricorderanno il bene e il male.Molto bene, in fondo, e poco male. Si narrer? di quando ha confessato all?arbitro di aver segnato con la mano facendosi annullare un gol gi? convalidato, nel 2006. Di quando era il calciatore italiano pi? pagato della Serie A, cio? oggi. Delle partite di sofferenza che ha risolto, delle entrate in scivolata con le quali rasava l?erba dell?area della Roma sradicando palloni e attaccanti minacciosi, lasciando il solco sul terreno.

Si racconter? dei suoi derby e di come li viveva. Con il groppo in gola e il sangue intorno alle iridi, da romano genuino qual ?, di quei romani che prima ancora di vincere desiderano perda l?altra parte e non importa poi molto che le due cose coincidano. Il gioco consiste in questo. De Rossi ha talmente voglia di giocarlo che spesso non ci riesce.

Paura di vincere, pi? ancora paura di perdere, ? questo che De Rossi avverte quando lo stadio ? diviso e lui sente sulle spalle pendere il fiato di mezza citt?. Eppure non perde facilmente il controllo di se stesso. Al Mondiale del 2006 ha spedito in porta uno dei rigori che hanno deciso la finale, senza dare neppure per un istante l?impressione di poter sbagliare, anche se tornava in campo proprio in quella partita contro la Francia dopo aver saltato praticamente tutto il resto del torneo. (...)

(...) Dunque si ? chiuso con un?espulsione pure il derby dell?andata: pugno a Mauri, cartellino rosso, Roma sconfitta e scuse negli spogliatoi del giallorosso al laziale. Un episodio. Ma per De Rossi ? un episodio che sta in mezzo ad altri derby e ad altre storie sbagliate. Molte di queste storie non sono neppure opera sua n? della sua fiabesca voglia di essere l?eroe della vicenda, il cavaliere ardente che raccoglie intorno a s? i coraggiosi e si batte contro forze preponderanti. Ha fatto voto durante una serie vincente di non tagliarsi la barba finch? la Roma non avesse perso una partita. Un giorno la squadra ha perso, com?era inevitabile, e lui si ? rasato per poi farsi ricrescere quella barba, ormai simbolo di una svolta esistenziale.

(...) Quando sul mercato valeva 50 milioni e ora che certamente ne vale meno per una normale questione di et?. Lo voleva il Manchester United al quale ha segnato un gol seppellito sotto sette degli avversari, lo volevano e lo vogliono il Psg degli sceicchi e molti altri. Ha sempre risposto: ?Ma ?ndo vado?? e continua a ripeterlo bench? alla Roma siano pronti ad ascoltare offerte. Nei suoi derby c?? la storia di un uomo che non ha mai smesso di esserlo, neppure quando avrebbe avuto il diritto di voltare le spalle a tutto e dire: io non sono Capitan Futuro, che poi fa presto a diventare Capitan Passato, e non sono un uomo come lo concepite voi. Io sono io.