rassegna stampa

De Rossi: “Ma questa Roma è da scudetto” – VIDEO

De Rossi non da peso alla sconfitta contro l'Inter: "Non conta niente, è calcio d'agosto". Il centrocampista è convinto sull'obbiettivo di quest'anno: "Scudetto"

finconsadmin

Dopo la sconfitta contro l'Inter nell'ultima gara del girone nell'International Cup, la Roma si lecca le ferite. La rosa giallorossa è considerata notevolmente superiore rispetto a quella nerazzurra e il 2-0 sorprende, ma non troppo. E' pur sempre calcio d'Agosto. Secondo quanto si legge dalle pagine del Corriere dello Sport, Daniele De Rossi non dà troppa importanza a questo match: "Cosa significa per la Roma? Niente ". O meglio: "E' peccato, perché sarebbe stato bello andare in finale. Ma il calcio d'agosto conta più per voi giornalisti, che giustamente dovete giudicare, che per noi. Se già adesso fossimo fisicamente in palla, sarebbe preoccupante: i carichi di lavoro di questi giorni non saranno gli stessi prima di Roma-Fiorentina. Ne riparleremo".

Quest'anno il mediano è pronto a scommette sulla Roma senza perdere equilibrio: "L'obiettivo è migliorarsi dopo il secondo posto della scorsa stagione. Quindi per la prima volta dopo tanti anni dico che possiamo puntare allo scudetto. Ma non sarà facile come a qualcuno può sembrare. Dalle cose che sento e leggo la Juventus è diventata una squadra di brocchi senza Conte, l'Inter è una squadra scarsa... E poi c'è la Lazio, su cui scherziamo ma che ha fatto una buona campagna acquisti. E c'è la Fiorentina che ha ritrovato i giocatori importanti che aveva perso per infortunio"Il centrocampista promuove l'organico, confidando la sua ammirazione per un nuovo compagno: "Da Keita posso imparare molto. Un centrocampista della sua esperienza, che ha giocato con gente come Xavi, Iniesta e Busquets può significare tantissimo per me".

Per quanto riguarda i giovani "sono tutti molto bravi. Ma per il momento è difficile giudicarli perché hanno le gambe pesanti" .

Non entra invece nelle scelte di mercato della società: "Non ho idea di quello che succederà, se andrà via qualcuno o se arriverà qualcun altro. Né posso esprimermi sulla capacità che avremo di reggere il doppio impegno tra campionato e Champions: con Spalletti siamo entrati due volte nelle prime otto d'Europa, eppure eravamo 18. Certamente, questa rosa è importante. Al resto penseranno Sabatini e Garcia".

La chiusura è su Carlo Tavecchio: "Per me non si tratta di razzismo. Però le sue parole sono gravi e possono creare conseguenze: se ora in campo urlo a un giocatore nero che mangia le banane, si può dire che ho fatto una gaffe e quindi nessuno mi squalifica? In America, in Inghilterra o in Francia se qualcuno dice certe cose lo fanno dimettere il giorno dopo. Da noi invece anche personaggi più importanti e influenti di un presidente federale restano al loro posto... ".