«Ho capito che c'era qualcosa di interessante da scoprire sull'allenatore quando ha difeso in maniera forte e pubblica Osvaldo. Anche i sassi sapevano che Daniel voleva andare via, ma lui si è preso la responsabilità di difenderlo. I nostri tifosi erano arrabbiati e delusi, ma l'allenatore che mette il gruppo prima di tutto è importante. Le basi sono già buone» firmato Daniele De Rossi.
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De Rossi: Garcia l’uomo giusto
«Ho capito che c’era qualcosa di interessante da scoprire sull’allenatore quando ha difeso in maniera forte e pubblica Osvaldo. Anche i sassi sapevano che Daniel voleva andare via, ma lui si è preso la responsabilità di difenderlo.
Come riporta l'edizione odierna del «Corriere dello Sport» il centrocampista ha parlato del derby cercando di analizzare gli aspetti salienti di una bella vittoria e di un inizio di stagione positivo oltre ogni immaginazione: «Gente come Maicon e Strootman è preziosissima, si tratta di giocatori che danno forza fisica e mentale alla squadra. E’ un fattore importante, determinante. Kevin è forte. Un giocatore vero, con mentalità da professionista, si è inserito molto bene e parla già italiano. Qualcuno aveva trovato difficoltà nel farlo...».
Il mix è quello giusto e l'obiettivo è quello di riscattare due anni in cui i tifosi hanno oltremodo sofferto: «La cosa più brutta è stata la preparazione a questo campionato. Non poter dare dimostrazione che volevamo farli tornare a sorridere... era un aspettare qualcosa che loro meritavano. Già all'Open Day, prendere così pochi insulti è stato un miracolo. Ne abbiamo preso qualcuno, ma neanche troppo avvelenato. La risposta è stata grande, loro poi sono così: hanno dimostrato il loro orgoglio, la fierezza che non riscontro in nessun'altra tifoseria. In maniera onesta lo dico: c'era orgoglio nella coreografia del derby. Fantastica».
L'emozione del gol di Federico Balzaretti è stata, in parte, anche la sua, legato da uno stretto rapporto di amicizia con l'ex giocatore del Palermo: «Due secondi prima lui aveva preso il palo. Mi ero detto che a questo 'poraccio' gli aveva detto male anche stavolta. Siamo legati in maniera intensa, le famiglie sono amiche. Nessuno si meritava questo gol più di lui, nemmeno io. Ha dato meno di quello che poteva dare fino ad oggi, sa che poteva dare di più, ha mangiato tanto fango e si meritava tutto. Non ha fatto il giocatore medio che si stranisce per i fischi. Sul nostro rendimento si può sempre discutere, ma le valutazioni sono spesso distorte dai risultati».
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