(Corriere dello Sport - R.Maida) Alla fine di tutto, esplode anche un po’ di rabbia. Daniele De Rossi accetta le critiche ma difende la Roma da quelle che considera esagerazioni ambientali.
rassegna stampa
De Rossi detta il programma
(Corriere dello Sport – R.Maida) Alla fine di tutto, esplode anche un po’ di rabbia. Daniele De Rossi accetta le critiche ma difende la Roma da quelle che considera esagerazioni ambientali.
«Ok, è stato un anno negativo - ammette - , sono successe cose non buone. Ma si vuole far passare questa stagione come la più brutta di sempre. Invece nel 2005 con i cinque allenatori è stato molto peggio.Mi dispiace che i risultati non siano arrivati, perché dal punto di vista umano quest’anno mi ha segnato» . Si riferisce al rapporto intenso che ha avuto con Luis Enrique, nonostante la strana esclusione di Bergamo: «Mi resta l’amaro in bocca per tutto quello che è successo. Luis è bravo eppure se ne va» . Lo sta per sostituire Montella: «Non l’ho sentito, per non metterlo in difficoltà. Se sarà lui, farà benissimo. E’ un tecnico preparato, che studia molto e lo ha già dimostrato chiaramente. Sarei stato contento anche se fosse rimasto l’anno scorso, perché per me era più di un traghettatore» .
MESSAGGIO -Al di là dell’allenatore, De Rossi invia un segnale chiaro e diretto alla società. (...): «Servono investimenti importanti e un’organizzazione veloce. Ma anche soldi» . Perché la prossima stagione dovrà per forza essere più gratificante: «Dobbiamo andare avanti, ripartire, anche se adesso siamo delusi. Il nostro percorso non si ferma. Magari l’esempio della Juve può esserci utile: dopo una stagione deludente, ha vinto lo scudetto» . La chiusura di campionato non addolcisce la sua analisi: «Abbiamo onorato l’appuntamento che ci ha permesso di conservare il settimo posto. Non è il massimo fare certe considerazioni ma questa oggi è la nostra realtà» . De Rossi ha segnato, Totti invece no e deve rimandare l’aggancio ad Altafini a quota 216 gol in serie A: «Abbiamo provato a dargli una mano. Ma quando un calciatore deve fare gol a tutti i costi, non ci riesce mai» .
SORRISO - E’ più sereno Bojan, arrivato dopo tanti spezzoni di partite a quota 7 reti: «Sono molto contento del mio anno, ho conosciuto una grande società e ho avvertito una grande fiducia. Per me non è stato facile perché il campionato italiano è molto diverso da quello spagnolo: è più fisico. Non so cosa succederà adesso ma ho ancora un anno di prestito qui e sono felice di essere della Roma. Sono convinto che ci siano i margini per una crescita importante, possiamo andare lontano. In parte si è visto anche in questa stagione nella quale non siamo stati regolari» . Luis Enrique se ne va: «E’ una sua decisione, dobbiamo rispettarla» . Come il probabile saluto di Gabriel Heinze, che non ufficializza l’addio ma quasi: «Ho già la mia decisione in mente. Prima però devo parlare alla società e al nuovo allenatore. Se Heinze non piacerà all’allenatore è molto difficile che possa restare. Perché Heinze non ama prendere i soldi per fare il turista»
© RIPRODUZIONE RISERVATA