Senza Totti, senza De Rossi e senza curve. Morgan De Sanctis entra in campo per il riscaldamento, si gira verso destra: la Sud è vuota. Triste.
rassegna stampa
Curve chiuse Olimpico triste
Senza Totti, senza De Rossi e senza curve.
Ma i Distinti Sud ieri hanno fatto parlare di sé: hanno creato una situazione paradossale, forse per solidarietà verso i tifosi esclusi: anche loro infatti hanno intonato «Lavali col fuoco» , il coro che aveva provocato la chiusura delle curve, oltre al «Sinisa zingaro» sempre riservato a Mihajlovic, più ex laziale che ex romanista.
E c'è di peggio, in questa protesta rumorosa paradossale e provocatoria, il resto dello stadio, ha applaudito chi offendeva.
Baldissoni prima del match contro i blucerchiati aveva rilasciato dichiarazioni importanti al riguardo: «E' complicato commentare il momento grottesco che sta vivendo il calcio italiano. Questa regola è considerata discutibile anche da Platini e in questo caso è stata applicata in maniera incoerente. Lo dico con la fierezza di una società che ha sempre preso posizione a favore dei tifosi, impegnandoci con iniziative che costano denaro. Pretendiamo risposte urgenti per gestire eventi del genere. Serve credibilità. Ora non c'è».
Fuori dallo stadio ecco il primo striscione sotto la sede del Coni: «Meglio una curva chiusa che una curva ammaestrata».
La Roma spera ancora che le curve riaprano per la visita dell'Inter, tra due settimane. Domani, dopo il no della Corte federale - come evidenzia il Corriere dello Sport - verrà discusso il ricorso d'urgenza presentato all'Alta Corte del Coni. Il pensiero della Roma: «Vorremmo che si entrasse nel merito della questione. I cori erano in una competizione diversa dal campionato».
Ma visto che i cori si sono ripetuti contro la Sampdoria, la Roma rischia nuove sanzioni. Più dure. Staremo a vedere...
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