(Corriere dello Sport - S.Di Segni) L’emiro non si è arreso e chissà se mai si arrenderà. Vuole Daniele De Rossi.
rassegna stampa
City su De Rossi La Roma dice no
(Corriere dello Sport – S.Di Segni) L’emiro non si è arreso e chissà se mai si arrenderà. Vuole Daniele De Rossi.
Forse perché Mansur bin Zayd Al Nahyan, meglio noto come Mansur, ancora più noto come generoso proprietario del Manchester City, fa fatica a credere che con i soldi non si riesca a ottenere quello che desidera. Cioè Daniele De Rossi. E pazienza se il centrocampista della Roma non più tardi di qualche mese fa, con grande soddisfazione di tutti, ha firmatto un rinnovo contrattuale con scadenza naturale il trenta giugno del lontano 2017. Dopo aver vinto la Premier, ora vuole andare a prendersi la Champions League. E un signore che ha un patrimonio quantificabile in un numero complesso pure da scrivere, non ne fa certo una questione di soldi. E dopo aver visto De Rossi giocare ai campionati europei, si è ancora più convinto che il ragazzo di Ostia sia l’uomo giusto al posto giusto. Che, per lui, of course, è Manchester, sponda City.PRECEDENTE - Del resto che De Rossi fosse un obiettivo del Manchester City, non ne ha mai fatto mistero nessuno, a cominciare da Roberto Mancini che lo ha sempre considerato il giocatore perfetto per completare un reparto di centrocampo soprattutto fisico e dinamico. Il City ci aveva provato già prima che De Rossi firmasse il nuovo contratto con la Roma. Ora è intenzionato a riprovarci. E pare che, anche questa volta, l’offerta iniziale si aggirerebbe intorno ai venticinque milioni di euro. Cifra che, in questi casi, tutto è meno che impossibile da aumentare. E’ vero, però, che in tempi di fair play finanziario, neppure l’emiro può permettersi di usare tutto il suo strapotere economico. Ecco perché, anche al City, c’è la necessità di sfoltire una rosa non solo extralarge da un punto vista numerico, ma anche da quello di un monte ingaggi che vale il Pil di uno stato africano. Sono tre i giocatori che hanno già avuto il semaforo verde per essere ceduti: l’attaccante Tevez, il centrocampista De Jong e l’esterno difensivo Kolarov, vecchia conoscenza del nostro calcio. Vendendo questi tre giocatori e sgravandosi dei relativi ingaggi (solo quello di Tevez è uno sproposito), il City si garantirà una parte dei soldi che servono per inseguire i due obiettivi del suo mercato in entrato. Cioè, appunto, De Rossi e il centravanti olandese dell’Arsenal, Van Persie. Nell’attesa di cedere, comunque, la dirigenza del City è comunque decisa a farsi viva a Trigoria, se non altro per far sapere che ci sono venticinque milioni di euro a disposizione in cambio del centrocampista nato, cresciuto e maturato a Trigoria.
LA ROMA - La situazione, però, è assai diversa rispetto a quella di qualche mese fa quando Daniele De Rossi era in scadenza di contratto e aveva la libertà di dire sì a qualsiasi offerta gli arrivasse (e gliene sono arrivate diverse a parecchi zeri). Ora c’è un contratto da cinque milioni e mezzo netti a stagione più i bonus, a salvaguardare la società giallorossa. E per cedere il centrocampista ci vuole il sì della Roma. C’è il rischio che questo sì possa essere pronunciato? «De Rossi ha appena firmato un contratto importante con la Roma, un contratto lungo e la società non ha nessuna intenzione di privarsi del giocatore»: così rispondono a Trigoria se gli si chiede quante possibilità ci sono di cessione del centrocampista. In sostanza è un no piuttosto chiaro e secco sul quale peraltro non potevano esserci dubbi. La nuova Roma ha fatto uno sforzo molto importante per non perdere De Rossi, puntando fortemente sulle qualità del giocatore che è considerato un punto fermo per il progetto che ha cominciato a prendere corpo meno di un anno fa. Insomma, l’emiro si potrà presentare con tutti i cammelli che vuole, ma dalla Roma continuerà a sentirsi dire un no.
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