(Corriere dello Sport - R.Boccardelli/R.Maida)- D’accordo, gli avversari delle amichevoli erano morbidi. Ed è vero che d’estate il mondo sembra sempre bellissimo, pieno di speranze e novità positive. Ma questa Roma piace. Si è già fatta apprezzare per lo spirito giovane, per la dedizione al condottiero Zeman, per la logica attraverso cui è stata costruita. Guardate che festa le hanno fatto i tifosi all’Olimpico domenica scorsa. Tutto è perfettibile, prima della fine del mercato, e tutto è possibile, prima dell’inizio del campionato. Però i segnali di una squadra competitiva e omogenea si sono visti.
rassegna stampa
Che bella la nuova Roma
(Corriere dello Sport – R.Boccardelli/R.Maida) – D’accordo, gli avversari delle amichevoli erano morbidi.
Anche grazie ai nuovi, che si sono applicati con umiltà per entrare subito negli schemi del 4-3-3 verticale di Zeman. Chi più, chi meno ha fatto vedere di essere un rinforzo utile, se non addirittura ideale per la Roma.[...]
PIRIS 6
Ribattezzato subito I-Vanpiris dal popolo giallorosso, il paraguagio ha azzannato subito fascia, emozione dell’esordio all’Olimpico e avversari. Magari facendo un po’ di confusione, ma mettendo in mostra sicuramente buone doti di corsa (e per Zeman è essenziale che l’esterno basso corra) e di carattere. Forse ha provato anche a strafare nel primo tempo contro l’Aris, alternando cose buone ad altre un po’ più confusionarie, ma ad oggi il titolare della fascia destra arretrata è lui.
Piris può e deve migliorare tantissimo per raggiungere un livello eccellente nel campionato italiano, ma il ragazzo è giovane e ha dimostrato di avere tanta voglia di fare. Insomma, poco a che vedere con gli amletici Rosi e soprattutto Josè Angel della passata stagione. Agile, buon corridore, gli manca qualche centimetro per poter dire che sarà una garanzia anche nella fase strettamente difensiva. [...]
CASTAN 6,5
Per il difensore centrale brasiliano parla una carriera già importante, impreziosità proprio alla vigilia del suo sbarco in Italia dalla conquista, da protagonista, della Coppa Libertadores con la maglia del Corinthians. Il giocatore paulista sembra ancora in fase di apprendimento degli schemi di Zeman e di questo nuovo modo di giocare che sta trovando in Italia. La differenza più marcata rispetto al Brasile è senza dubbio la velocità di movimento e di esecuzione, accentuata dalle teorie e pratiche zemaniane.
Come si conviene ad uno che non è certo un pivello, Castan si sta inserendo pian piano nel meccanismo seguendo da una parte i movimenti di Burdisso e dall’altra imponendo le sue caratteristiche: una buona visione di gioco che non guasta per impostare da dietro, un piede sinistro notevole, diciamo da centrocampista raffinato e, quando serve, la cattiveria del difensore sudamericano. [...]
DODO S.V.
L’oggetto misterioso di questo precampionato giallorosso. Sul quale peraltro Sabatini faceva e fa ancora molto affidamento (ma con buon tempismo è stato preso Balzaretti per coprire meglio e subito il ruolo di esterno sinistro basso). Colpa non sua ma di una ripresa più problematica del previsto dopo il grave infortunio al ginocchio occorsogli nel novembre scorso. I pochi minuti che gli ha concesso Zeman nel finale di Roma-Aris hanno però liberato la gioia del ragazzino premiato da un boato della Sud quando ha provato a partire in slalom alla... brasiliana, come nelle poche immagini tramandate ai posteri giallorossi da You-tube.
A soli 20 anni, Dodò, ennesima scommessa sudamericana di Sabatini, promette di poter diventare un ottimo cursore di sinistra[...]
BALZARETTI 7
E’ stato un acquisto di corsa. Sia perché Federico Balzaretti degli andirivieni sulla fascia ha fatto il suo punto di forza, sia perché la Roma ha concluso l’operazione con il Palermo in poche ore. Sabatini, all’inizio dell’estate, aveva deciso di puntare su Dodò come titolare, poi si è reso conto che il recupero del suo pupillo sarebbe stato lento e allora è andato sull’usato sicuro, il terzino sinistro della Nazionale che aveva apprezzato a Palermo anche sul piano umano.
In tre amichevoli, Balzaretti ha già rafforzato le certezze di Zeman: la Roma ha fatto un affare, strappandolo alla concorrenza grazie all’appeal della città e della squadra.[...]
BRADLEY 7
Altro che uomo marketing: Michael Bradley, che i compagni del Chievo avevano soprannominato Il Generale, è già un probabile titolare della Roma di Zeman. Il fatto che sia americano è stato soltanto un motivo in più per portarlo a Trigoria, non certo il principio ispiratore di un affare importante.
Centrocampista lineare, intelligente, aggressivo, mobile, colpisce per la semplicità con cui si comporta in ogni situazione. Magari non inventerà mai il dribbling di tre avversari o il colpo di tacco, ma difficilmente sbaglierà la scelta della giocata. In più, quando la squadra è senza palla si impegna come un forsennato per riprenderla, come se non trovasse pace. E poi sa rendersi pericoloso con gli inserimenti. Sia come regista che come interno.
TACHTSIDIS 6,5
Per dimostrare la sua qualità, ha impiegato pochi frammenti di partita: a Chicago, nell’amichevole contro lo Zaglebie, ha immediatamente costruito il gol di Osvaldo, poi ha inventato un cucchiaio di sinistro che ha fatto saltare in piedi la panchina della Roma, Totti compreso. Arrivato dal Genoa su richiesta di Zeman, che ha promesso di trasformarlo in campione, si è subito integrato nel 4-3-3 di cui sarà un ottimo interprete. Ma non ha più ripetuto l’exploit del debutto e anzi, pochi giorni dopo a New York, ha bisticciato con un giocatore di El Salvador beccandosi l’espulsione.
Evidentemente non gli manca la personalità. E nemmeno il piede sinistro, che è dolcissimo. Deve lavorare sulla velocità che per un centrocampista con il suo fisico (1.91 per 86 kg) è sempre un problema, specialmente nelle prime settimane della stagione. [...]
FLORENZI 7
Nella prima giornata della serie B dello scorso anno Menichini gli confessò che non aveva nessuno da far giocare terzino destro. Te la senti? Chiese al giovane appena Florenzi arrivato a Crotone da centrocampista... Alessandro s’infilò la maglia, cominciò a correre e non si è ancora fermato.
Gol, assist, maratone calcistiche con preziosi inserimenti e altrettanti ripiegamenti. Con la maglia del Crotone, poi dell’Under 21 azzurra e finalmente con quella maglia che sognava da sempre, quella giallorossa. Alessandro ha svolto un precampionato coi fiocchi convincendo anche l’esigente boemo che gli ha dato spesso una maglia da titolare. Florenzi ha risposto sempre bene, entrando negli schemi del boemo con semplicità e naturalezza non disdegnando il vizietto del gol. Gli manca forse l’ultimo step, vincere la concorrenza di gente come Bradley o Pjanic[...]
DESTRO 7
Il voto non è al colpo di mercato (sarebbe anche più alto) ma al meraviglioso impatto che il colpo di mercato ha avuto sulla Roma. In tre amichevoli, sia pure contro avversari poco impegnativi, Mattia Destro ha segnato 6 gol: due all’esordio contro l’Atv Irdning, addirittura tre contro il Liezen, e poi uno nel finale contro l’Aris, grazie all’omaggio floreale del portiere greco. La media realizzativa di questi test è impressionante: una rete ogni ventisette minuti (ne ha giocati fin qui solo 161 di minuti, con la nuova maglia).
Le premesse quindi sono ottime. Destro è già pienamente inserito nel sistema di gioco, sia come centravanti che come esterno; dialoga con Totti come se fosse suo compagno da sempre; ha tecnica e spunto, tiro e rapidità. La Roma lo sapeva già, altrimenti non avrebbe speso 18 milioni per acquistarlo, ma ne segue i progressi con crescente ammirazione. Peccato che debba saltare l’esordio di domenica contro il Catania: ma per un attaccante di 21 anni già (quasi) titolare in Nazionale, vale la pena di pazientare una settimana...
I GIOVANI 6,5
Arrivato in maniera rocambloesca (nascosto a Roma da Sabatini fino al compimento del diciottesimo anno, l’1 ottobre scorso) Nico Lopez dopo un breve passaggio in Primavera (14 gol in 11 partite) dove non era neanche titolare, è stato messo subito alla prova da Zeman. Risposte convincenti, sinistro fulminante, dribbling a rientrare come Daniel Fonseca. Il boemo lo ha spedito a destra, come fa con tutti i mancini dribblomani, a stuzzicare l’orgoglio di Lamela che di quella fascia dovrebbe essere il titolare.
Romagnoli è il più piccolo di tutti, ma in campo non si vede, anzi. Carattere di ferro, prsonalità, senso della posizione, sembra un predestinato. Difensore centrale, piede preferito il sinistro, il tecnico boemo è convinto che sia già all’altezza di un campionato di serie A.[...]
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