Ha scelto di cominciare dalla squadra di calcio che ha festeggiato pochi mesi fa i suoi cinquant’anni di vita. Come riporta oggi il Corriere dello Sport, Lucas Batistuta, secondogenito di Gabriel e Irina, ha puntato il dito su Firenze, la città dove suo padre si è consacrato, dove ha segnato gol uno dietro l’altro passando dalla bandierina alla mitraglia.
rassegna stampa
C’è un altro Batistuta a Firenze
Lucas Batistuta, il figlio del re leone, inizia la sua esperienza italiana dall'Eccellenza, nel Porta Romana, prima squadra di Firenze dopo la Fiorentina, nella speranza di seguire le orme del padre
Il calcio, Lucas, l’ha respirato fin da piccolo. E’ nato a Firenze, a Villa Santa Chiara, nel cuore della città, nell’anno in cui suo padre ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Ha frequentato il primo anno di asilo in riva all’Arno, poi si è trasferito nella capitale. Aveva 5 anni quando Roma si tinse di giallorosso ovunque, marciapiedi compresi, per festeggiare il terzo tricolore della storia. Batistuta Sr, maglia numero 9 sulle spalle, saliva sul tetto d’Italia, Batistuta Jr sorrideva e applaudiva.
Dopo aver cominciato a tirare i primi calci col papà, è passato al Colon, dove per altro Gabriel per un periodo ha ricoperto il ruolo di segretario tecnico, una sorta di direttore sportivo e dell’area tecnica insieme. Aveva voglia di un’esperienza diversa, qualcosa di vero con cui misurarsi, in campo e nella vita. Il Porta Romana, di fatto la seconda squadra di Firenze per importanza di campionato disputato. La Rondinella Marzocco, così rinominata dopo l’ennesimo fallimento, ha ricominciato un anno fa e quest’anno giocherà in Seconda categoria.
L’ufficialità del suo arrivo in Italia verrà data nelle prossime ore. E presto tornerà in città pure Bati Sr. Il 1° settembre, salvo imprevisti, parteciperà alla prima partita interreligiosa della Pace a Roma, poi dovrebbe far tappa a Firenze, dove il 3 settembre il Porta Romana di suo figlio sarà impegnato nel Memorial Giulio Bacci e il giorno successivo affronterà il Sagginale. Il resto lo farà la città, coccolando il suo nuovo Bati 14 anni dopo l’addio del papà alla maglia viola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA