rassegna stampa

Catania e Roma, mezzora di show

(Corriere dello Sport – A.Maglie) – Per intensità è stata quasi una partita di calcetto. Ma alla fine Catania e Roma hanno chiuso nella stessa maniera in cui avevano terminato sotto il nubifragio che aveva fatto fermare le lancette...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Maglie) - Per intensità è stata quasi una partita di calcetto. Ma alla fine Catania e Roma hanno chiuso nella stessa maniera in cui avevano terminato sotto il nubifragio che aveva fatto fermare le lancette del cronometro al 20' della ripresa.

Una occasione per parte, una parata per parte: il risultato, per come è maturato, è la conclusione più logica di questo spezzone che ha riservato colpi di scena già prima del fischio di riavvio. La prima novità l’ha regalata Luis Enrique che ha deciso di buttare nella mischia Piscitella al posto di Bojan, una promozione che poi, in quei trenta minuti, il ragazzo ha provveduto a meritarsi (è stato tra i più attivi, sull’onda di una età che gli regala tanta forza e tanta velocità nelle gambe). Altra scelta, logica peraltro: Greco al posto di Simplicio che aveva rimediato una ammonizione nella gara interrotta e che con un secondo «giallo» si sarebbe guadagnato il «rosso». L’espulsione, ad esempio, l’ha rischiata Spolli, dopo pochi minuti dal fischio di riavvio: brutto calcione a Borini al limite dell’area. Tagliavento non ha ritenuto l’intervento irregolare, non ha fermato il gioco e, soprattutto, non ha sventolato il cartellino sotto il naso del difensore (...)

INTENSI - Ma in questi colpi di scena si è esaurita la gara, comunque bella. D’altro canto, è veramente difficile soltanto immaginare lo sviluppo di una partita intera che normalmente dura novanta minuti in appena 30'. Difficile anche entrare nella logica, nel clima (peraltro molto mite al confronto di quel che sta avvenendo in altre parti d’Italia). Difficile anche ritrovare le posizioni in campo, la sistemazione giusta. Ma sopprattutto impossibile qualsiasi furbizia tattica. (...) E se la Roma, come dice Luis Enrique, si presenta sempre con la sua proposta di calcio che finisce anche per regalare qualche spazio al contropiede avversrario, il Catania che nella prima parte di questa partita era stato bravissimo a chiudersi e a ripartire in velocità (situazione testimoniata dal pregresso possesso-palla: 62 per cento a favore dei giallorossi) questa volta è stato costretto ad andare subito all’assalto.

BOTTA E RISPOSTA - E’ stata una gara tutta velocità, tutta aggressività, con le squadre che andavano a cercare il recupero del pallone con il pressing molto alto. Un confronto caratterizzato anche da molti errori individuali. Qualcuno non è riuscito ad adeguarsi a questi ritmi e non è entrato in partita (Gago, Greco); altri, invece, si sono esaltati, soprattutto i giocatori di maggiore dinamismo, di più grande corsa, di grande aggressività. Bellissima l’azione con la quale la Roma ha liberato al tiro Borini (posizione ravvicinata): l’attaccante giallorosso non è stato troppo spietato e Kosicky è riuscito a parare in due tempi. Straordinaria è stata la deviazione in angolo (palla sopra la traversa) di Stekelenburg su una conclusione potentissima dal limite di Llama. (...)