rassegna stampa

Castan si rialza, è il primo passo

Oggi diversi compagni di squadra andranno a trovare Leandro Castan

finconsadmin

Leandro Castan è uscito dall’unità di terapia intensiva, cosciente, lucido. Il cavernoma, l’anomalia vascolare che gli riempiva i pensieri di nausee e vertigini, è alle spalle. Gliel’hanno rimosso e non tornerà, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello SportLa Roma ha diffuso il bollettino medico atteso: «Castan ha superato bene le prime 24 ore. E’ cosciente e interagisce con i familiari e i medici. Ha lasciato l’unità di terapia intensiva e viene seguito costantemente in reparto. Il decorso è regolare anche se la prognosi resta ancora riservata». Il cavernoma era in una posizione scomoda. Piazzato in profondità nel peduncolo cerebellare medio del cervelletto, tre centimetri all’interno della testa, vicino al nervo facciale. Un incubo per il chirurgo, che ha dovuto utilizzare un microscopio, un neuronavigatore (apparecchio che proietta l’immagine della lesione sulla superficie cranica) e un neurostimolatore per monitorare le reazioni dei tessuti interessati. Il professor Giulio Maira, che ha eseguito l’operazione, ha dichiarato: «qualora tutto andasse per il verso giusto il paziente non potrebbe comunque riprendere l’attività fisica prima di due o tre mesi». Saremmo a marzo, con una condizione atletica tutta da ricostruire. Quindi, come si temeva, possiamo dare per conclusa la stagione calcistica di Castan. Il professor Maina si mantiene prudente anche sulle prospettive future, ricordando che ogni cavernoma e ogni paziente sono diversi dagli altri. Però più di un atleta ha subito un intervento analogo tornando poi all’attività.

Castan ha ricevuto un sms dal presidente della Roma, James Pallotta. E un messaggio dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: «A livello personale e a nome dello sport, un grande augurio a Castan. Leggo che tra un anno sarà in campo. Sarà un giorno prima piuttosto che un giorno dopo, perché conosco la sua voglia di tornare protagonista. Gli sono molto vicino». Oggi diversi compagni di squadra andranno a trovarlo.