(Corriere dello Sport - R.Maida) - «E’ mio, è mio». Il sorriso di Leandro Castan, che ha dovuto aspettare i fogli della Lega per essere sicuro di aver segnato il primo gol in serie A, descrive l’atmosfera felice che ha investito improvvisamente la Roma, nonostante il freddo terribile che si è abbattuto sulla città. Castan ha tanti motivi per festeggiare: pochi giorni fa è diventato padre per la seconda volta (il figlio ha un nome italiano: Gianluca) e contro la Fiorentina è stato decisivo. «E’ troppo bello, sono troppo felice - racconta - sono felice del gol, per cui ho scherzato con Tachtsidis, ma soprattutto della prestazione e della vittoria della squadra. Se continuiamo a lavorare come stiamo facendo, riusciremo ad arrivare in alto. La squadra è forte e merita di far parte dell’alta classifica. Non dobbiamo certo fermarci a quattro vittorie. Già penso all’Atalanta e alla Coppa Italia».
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Castan: “Che gioia. Guardiamo in alto”
(Corriere dello Sport – R.Maida) – «E’ mio, è mio». Il sorriso di Leandro Castan, che ha dovuto aspettare i fogli della Lega per essere sicuro di aver segnato il primo gol in serie A,
LA CRESCITA - Ha avuto qualche difficoltà a capire Zeman, tanto che in due partite è rimasto in panchina, ma ora ha ripreso autostima e coraggio: «All’inizio è stato difficile: il campionato italiano è davvero molto competitivo. Eravamo una difesa tutta nuova, che aveva bisogno di tempo per trovare l’intesa. Oggi va meglio e possiamo ancora crescere». Sia Castan che Marquinhos: «Marcos è bravissimo. Lo sta dimostrando partita dopo partita. Diventerà un campione. Ma io non avevo dubbi, perché lo conoscevo già nel Corinthians. Ora lo perderemo per parecchie partite per gli impegni della nazionale brasiliana, lo aspettiamo. Comunque c’è Burdisso che è sempre un riferimento importante per la squadra».[...]
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