(Corriere dello Sport - S.Agresti) E’ una notte surreale: avvicina il Napoli in Champions, però non quanto avrebbe potuto;
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Caso Roma: la dignità e le pressioni
(Corriere dello Sport – S.Agresti) E’ una notte surreale: avvicina il Napoli in Champions, però non quanto avrebbe potuto;
non condanna la Roma ad abbandonare ogni speranza, ma quasi e (soprattutto) la catapulta nel caos della contestazione. Surreale, del resto, è stata l’intera partita, perché di partite se ne sono viste due racchiuse in novanta minuti: un bellissimo primo tempo dei giallorossi, che hanno chiuso in vantaggio di un gol e varebbero meritato perfino di più; una ripresa assolutamente contraria nella quale è venuto il forte sospetto che la squadra di Luis Enrique avesse finito la benzina, cosicchè il Napoli ha dominato e segnato due volte, salvo farsi raggiungere allo scadere da Simplicio. Il quale - per rendere ancora più incredibile questa notte - si è prodotto in un gesto mai visto, arrampicandosi in tribuna per baciare moglie e figlioletto, nemmeno fosse un campione del tennis che ha appena vinto un torneo dello Slam. Commovente.
Alla fine i tifosi della Roma hanno contestato la squadra che, guidata da Totti, è andata sotto la curva a prendersi gli insulti: un gesto di grande dignità. Non ci piace, invece, che qualcuno già cominci a sottolineare l’eccessiva pressione della piazza romana. L’ha fatto, a fine partita, anche il dg giallorosso Baldini, sostenendo addirittura che il black-out della Roma nella ripresa va attribuito proprio «alla pressione dell’ambiente». E’ bene dire adesso, una volta per tutte, che discorsi del genere sono profondamente ingiusti e ingenerosi nei confronti di una tifoseria che, da agosto a oggi, ha sopportato sconfitte addirittura umilianti (a cominciare dall’Europa League estiva) e ha continuato sempre a sostenere la squadra, la società e l’allenatore, confidando di veder nascere qualcosa di bello e positivo. Se oggi, di fronte alla Champions che sta sfuggendo, i tifosi si arrabbiano un po’ e protestano in modo assolutamente civile, non trasmettono «pressione eccessiva», ma comprensibile delusione. Del resto anche negli ultimi anni abbiamo visto contestare società e squadre importanti e vincenti, in piazze ritenute giustamente tranquille: è accaduto alla Juve appena un anno fa, o addirittura a Moratti all’inizio di questa stagione, quando l’Inter era ancora a tutti gli effetti campione del mondo. Perché dare questo peso solo a qualche coro romano?
Il pareggio porta il Napoli al terzo posto alla pari con la Lazio, che stasera gioca uno spareggio decisivo a Udine. Potrebbe approfittarne l’Inter, che attende il Cesena a San Siro: occasione ghiottissima per Stramaccioni. Il calendario, però, dà l’impressione di offrire ancora un piccolo vantaggio al Napoli in questa appassionante corsa che vale milioni di euro.
Giornata cruciale, ovviamente, anche per lo scudetto. Doppia trasferta per le due in lotta: Juventus a Novara, Milan a Siena. Rischia di più Allegri, perché trova un avversario in forma: i toscani hanno perso solo una delle ultime sei partite, sono praticamente salvi, giocano per lasciare un segno sul campionato. Conte invece, nel derby piemontese, incontra una squadra a un passo dalla B (potrebbe diventare aritmetica già oggi). Ma il Novara ha carattere - l’ha dimostrato battendo la Lazio solo quattro giorni fa - e sta vivendo con apprezzabile serenità l’avvicinarsi della retrocessione: sottovalutarlo potrebbe rivelarsi pericolosissimo. Emozione per la presenza in tribuna di due simboli della storia juventina, Boniperti e Platini, entrambi con radici novaresi, forse i soli che possono essere avvicinati a Del Piero per classe, risultati e traccia lasciata in bianconero.
In coda, Cagliari e Palermo hanno compiuto ieri un piccolo passo verso la salvezza. Hanno pareggiato una partita a ritmo insopportabilmente lento i sardi, mentre i siciliani hanno ottenuto il loro punto in un bel derby, tirato però anche spettacolare, combattuto fino all’ultimo ma nello stesso tempo nobilitato da eccellenti giocate. Il Catania ha confermato di essere una delle squadre esteticamente più apprezzabili del campionato, senza farsi condizionare dall’ansia di questa sfida. Oggi è da brividi Atalanta-Fiorentina, ma molto peggiori appaiono Lecce-Parma (per i pugliesi) e Bologna-Genoa (per i liguri, ma non solo).
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