rassegna stampa

“Caro amico ti batto”. Sabatini-Pioli quell’amicizia nata in Serie C

Più e più volte il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha provato a portare Stefano Pioli alla Roma, senza mai riuscirci e rimpiangendolo sempre, almeno fino all’arrivo di Rudi Garcia.

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Il vecchio pallino e amico fin dai tempi della serie C quando entrambi giocavano nel Parma, ora è diventato il “nemico”. Più e più volte il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha provato a portare Stefano Pioli alla Roma, senza mai riuscirci e rimpiangendolo sempre, almeno fino all’arrivo di Rudi Garcia. Il primo pensieri per il tecnico emiliano il d.s. lo ebbe ne 2011, quando la famiglia Sensi era in uscita e stava subentrando la proprietà americana. Baldini e la nuova società spingevano per un grande nome, un uomo che potesse garantire un impatto forte con la piazza e riportare entusiasmo. Villas Boas, Bielsa, Unai Emery: questi erano gli allenatori a cui stava pensando la Roma. Walter Sabatini, fresco diesse giallorosso ed ex uomo forte di Lotito, convocò Stefano Pioli a Trigoria, ma ci fu un nulla di fatto. Lo stesso accadde anche l’anno successivo, quando venne scartato per il romantico (e tragico) ritorno di Zeman all’Olimpico, e naturalmente due anni fa con l’arrivo di Garcia. E, come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, dopo essersi rilanciato a Bologna, si è preso la Lazio. Ora si sta tuffando verso il suo primo derby. Sfiderà la Roma e Sabatini. E chissà che non si prenda la rivincita. I giallorossi non li ha mai digeriti: 11 precedenti, 6 sconfitte, 4 pareggi, una sola vittoria (in rimonta su Zeman, Roma-Bologna 2-3 nel settembre 2012), l’esonero dal Parma dopo il ko (3-0) all’Olimpico il 12 febbraio 2007 per lasciare la panchina a Ranieri, altro romanista. C’è anche il 5-0 a favore di Garcia (Roma-Bologna dell’anno scorso) da cancellare. Quanto basta per riscrivere la storia di Pioli, mancato giallorosso, nuovo profeta laziale.