rassegna stampa

Il Campidoglio si sposta a New York per lo stadio

Oggi vertice a New York tra il sindaco Ignazio Marino ed il presidente giallorosso James Pallotta

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 Il sindaco Ignazio Marino è partito ieri mattina dall’aeroporto di Fiumicino con un volo Alitalia per New York. Ad accompagnarlo la moglie Rossana. Marino, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, aveva programmato un periodo di ferie negli Stati Uniti, ed è stato raggiunto a New York dall’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo.

Insieme, oggi incontrano il presidente della Roma, James Pallotta.

Al centro del colloquio, la questione del progetto del nuovo stadio del club giallorosso nella zona di Tor di Valle. Il termine per il verdetto del Campidoglio (che deve valutare se esiste l’utilità pubblica nella realizzazione dell’impianto) è stato spostato dal 27 agosto al 3 settembre, dato che il costruttore incaricato Luca Parnasi ha dovuto inserire nel piano originale una modifica per evitare che una delle opere di viabilità previste, lo svincolo sulla Roma-Fiumicino, insistesse su un’area protetta.

Sono comunque ancora diversi gli aspetti da approfondire nel vertice che si terrà negli uffici di Pallotta a New York: altre opere pubbliche sono legate al nuovo stadio, tra le quali la fermata della metropolitana a Tor di Valle e quella della ferrovia Roma-Lido. Per la “cura del ferro” alla quale l’amministrazione Marino tiene molto, con l’obiettivo di portare almeno il 50% degli spettatori all’impianto con mezzi ferroviari senza così congestionare il traffico.

Prioritario, per il Campidoglio, è realizzare «il massimo interesse pubblico» dell’opera, anche per contrastare le accuse di cementificazione e poche garanzie ambientali mosse da più parti.

E’ un vertice di grande importanza, dal quale potrebbe dipendere il destino stesso del progetto. L’iter, va ricordato, è ancora ai primi passi. Se anche dal Campidoglio il 3 settembre arrivasse un giudizio positivo, il progetto dovrebbe comunque passare al vaglio della conferenza dei servizi allargata a tutti gli enti interessati. Secondo la legge in questa seconda fase ci sono sei mesi di tempo massimo per la concessione dei permessi definitivi. La Roma vorrebbe aprire i cantieri dell’impianto e delle opere collegate entro la primavera del 2015 e completare la costruzione in due anni.