(Corriere dello Sport) Quella di domani contro il Genoa, sarà anche un po’ la sua partita.
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Bruno Conti: «Al Genoa sono affezionato, ma vince la Roma di Lucho»
(Corriere dello Sport) Quella di domani contro il Genoa, sarà anche un po’ la sua partita.
Bruno Conti, responsabile del settore giovanile della Roma. Dopo essere cresciuto in giallorosso, a vent’anni, nella stagione 1975-1976, si trasferì in rossoblù, un anno in prestito, nell’ambito dell’operazione che porto Roberto Pruzzo in giallorosso. «E’ sempre un piacere ritrovare il Genoa - ha detto Conti ai microfoni di Radio Ies - ricordo la città e la gente con molto affetto» . La carriera però, o meglio la vita, per Bruno Conti ha altri due colori. Il giallo e il rosso: «Sì, per me la Roma è tutto. Mio padre è sempre stato tifoso e quando ha visto che avrei giocato nella Roma non è stato più nella pelle. La Roma non si discute, si ama...» .
GIOVANI - In giro per l’italia, anche e soprattutto grazie al lavoro di Conti, ci sono tanti giovani cresciuti a Trigoria. Giocatori di tutti i tipi, che se non saranno ritenuti utili per la prima squadra, rappresenteranno sicuramente un valore aggiunto in qualsiasi operazione di mercato. Tra questi, per esempio, Florenzi e Caprari: «Li ho visti quotidianamente, la loro voglia di migliorarsi. Di Florenzi dicevano che fisicamente non fosse pronto, così come capitò a me. Per Caprari invece è importantissimo fare un’esperienza con un maestro come Zeman» . Giovane sì, ma non cresciuto a Trigoria, è Fabio Borini, arrivato l’estate scorsa, oggi, a undici giorni dal ventunesimo compleanno, il miglior cannoniere della prima squadra: «Si parlava di questo ragazzo andato via, partito per l’Inghilterra. Sabatini conosce un po’ tutto il mondo, l’intuizione è stata sua. Borini sta facendo grandi cose, ha una grande voglia di allenarsi, migliorarsi» .
La Primavera di Alberto De Rossi invece, che ieri ha vinto in campionato e giovedì affronterà all’Olimpico i pari età della Juventus nel ritorno della finale di Coppa Italia (l’andata a Torino, allo Juventus Stadium è finita 2-1 per la Roma) regala sempre grandi soddisfazioni: «Ma è merito di tutto il settore giovanile - continua Bruno Conti - perché i ragazzi che vediamo in Primavera sono quelli cresciuti nei Giovanissimi o che arrivano dalle varie società affiliate, con i nostri osservatori che ogni settimana visionano tantissimi giocatori. Il ringraziamento va anche a tutti gli altri allenatori delle nostre squadre, oltre che ovviamente ad Alberto De Rossi, che sa gestire benissimo il suo gruppo» .
TECNICO - Infine Bruno Conti dice la sua sull’allenatore giallorosso. La nuova proprietà ha scelto Luis Enrique come uomo e tecnico per dare il via al progetto tattico e culturale: «Vivendo quotidianamente a contatto, vedo la sua grande competenza e voglia di lavorare. Spesso si ha fretta in tutto ma bisogna avere pazienza, anche se a volte si possono vedere partite meno belle. E’ una grande persona, un grande tecnico e un grande uomo. Al di là della gestione della squadra, vedo un grande futuro. Ci vuole solo un minimo di pazienza affinché si possano vedere i frutti in futuro» .
a.ghi.
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