(Corriere dello Sport-R.Maida)Ci sono momenti in cui bisogna fidarsi di qualcuno. Zeman l’ha capito una settimana fa, quando in un colpo solo gli hanno tolto per squalifica i due registi della Roma, quando i vuoti d’aria tormentavano la il suo volo da pilota di Trigoria. E allora, trascinato dalla necessità, ha chiamato uno degli uomini a lui più legati affidandogli il timone della squadra. Michael Bradley lo ha ripagato con una partita di grande intelligenza, chiudendo in bellezza una settimana in cui aveva segnato anche un bellissimo gol alla Russia con la nazionale americana.
rassegna stampa
Bradley al centro della Roma
(Corriere dello Sport-R.Maida) Ci sono momenti in cui bisogna fidarsi di qualcuno. Zeman l’ha capito una settimana fa, quando in un colpo solo gli hanno
LA MOSSA - Con Bradley davanti alla difesa, la Roma ha perso qualcosa nella costruzione del gioco ma ha guadagnato tantissimo sul piano dell’equilibrio. (...) Zeman gli ha chiesto di abbassarsi rispetto agli altri centrocampisti, per aiutare i centrali Marquinhos e Castan a tagliare fuori Sgrigna e il 4-2-4 di Ventura. «Contro il Torino, che gioca con quattro attaccanti, mi serviva un certo tipo di lavoro: Bradley lo ha fatto benissimo» ha ammesso Zeman, che aveva studiato con attenzione la partita ed è stato furbo a correggere il 4-3-3 classico per trasformarlo in un 4-1-2-3, con Florenzi e Pjanic più stretti a sfidare i due avversari Basha e Gazzi. Ha cambiato senza dare l’impressione di cambiare. In certi momenti sembrava la Roma di Luis Enrique più che di Zeman, con Bradley nel ruolo di De Rossi vecchia maniera: pronto a impostare ma soprattutto rapido a ripiegare sulla linea dei difensori o addirittura dietro, come un libero Anni 80.
IMPOSTAZIONE - E se con la palla al piede ha spesso rallentato, facendo perdere velocità alla manovra, è stato per evitare rischi. Tachtsidis ha un ottimo piede sinistro e ama verticalizzare in fretta, anche calcolando la possibilità di sbagliare il passaggio. Ma qualche volta i suoi errori di costruzione sono stati pagati a caro prezzo dalla Roma, che si è trovata sbilanciata e ha concesso facili contropiede. Bradley, meno brillante ma più razionale, ha gestito il ritmo della partita, senza perdere di vista l’interesse superiore che era quello di alleggerire le sofferenze della squadra in fase di non possesso. (...)
CONFERMA - Bradley si era comportato discretamente anche da interno, ad eccezione della deludente serata di Parma, assecondando gli schemi zemaniani che chiedono ai centrocampisti di inserirsi sempre in area di rigore (...). Ma come regista ha dimostrato di essere più efficace. Anche con la nazionale degli Usa e nel Chievo gli era spesso capitato di giocare davanti alla difesa, con risultati apprezzabili. «Sì, forse in questo ruolo mi sento più comodo» ha confidato dopo la partita. E’ a questo punto probabile che Zeman non lo muova da lì, aspettando che De Rossi sconti le ultime due giornate di squalifica. Non sarebbe sorprendente se a Pescara costringesse Tachtsidis, altro pupillo dell’allenatore, a ricominciare dalla panchina. Meglio non toccare una struttura che non funziona. Di sicuro, se era stato acquistato per valorizzare il marchio Roma negli Stati Uniti, Bradley ha già dimostrato di essere molto di più di un brand. Per le qualità di calciatore e per lo spessore del professionista: ieri, mentre molti compagni lavoravano blandamente per recuperare dai colpi della sfida, ha fatto un allenamento completo. (...)
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