(Corriere dello Sport - R.Boccardelli) - Se avete voglia di litigare, non passate sotto il naso di Fabio Borini. Di questi tempi è talmente carico che può incenerirvi con una sola occhiata.
rassegna stampa
Borini: Roma da riconquistare
(Corriere dello Sport – R.Boccardelli) – Se avete voglia di litigare, non passate sotto il naso di Fabio Borini. Di questi tempi è talmente carico che può incenerirvi con una sola occhiata.
Ieri nei 45’ che gli ha concesso Ferrara nell’amichevole dell’Under 21 contro l’Ischia, ha bruciato l’erba del terreno di gioco con le sue rincorse. Poi però ha sbagliato un rigore tirandolo sul portiere. «Si sbaglia un rigore quando non hai la mente libera» e fine gara. E poi, riferito all’esultanza smisurata dopo il gol contro Fiorentina all’Olimpico: «E’ stato uno sfogo, venivo da un lungo infortunio e poi c’era una questione di cuore». Non una parola di più. Mistero. A tinte sentimentali. E visto che ci siamo, com’è andata veramente la storia del “non passaggio” a Totti e gol ai viola?. Stavolta ride: «Che io quando ho visto quel pallone ho realizzato subito quello che volevo fare: gol. Così sono partito in quel modo e per fortuna ho segnato. Per fortuna perchè poi negli spogliatoi Totti mi ha detto in romanesco una frase irriferibile ma che più o meno suonava così: “Meno male che hai segnato, altrimenti...” Allora sono andato a rivedermi l’azione nei riflessi filmati. (...)
ROMPISCATOLE - Conoscevamo Borini come un grande agonista, ma non fino a questo punto. «Chiedete ad Ancelotti, mi definiva sempre un rompiscatole, ma in senso positivo. Io sono fatto così, anche in campo, magari sopperisco col carattere a qualche lacuna tecnica rispetto ad altri giocatori di altissimo livello. Ma vedo che questo atteggiamento paga. Ferrara lo apprezza, Luis Enrique altrettanto». L’asturiano, che personaggio è? «Misterioso, simpatico, positivo. Vede le cose buone nella gente e punta su queste. Semina un’atmosfera di positività che va perfino oltre il gioco del calcio. Con lui non si avverte la differenza tra giovani e vecchi nella squadra, un po’ come in Europa, un po’ come in Premier League dove non conta la carta d’identità». E a livello di gioco?«Mi sembra uno dei pochi che stia portando un’idea di gioco originale, una proposta attiva: possesso palla e ricerca del varco per b trovare il gol. Io mi son trovato subito bene in questo schema perchè è molto simile a quello dello Swansea in cui ho giocato la parte finale del campionato nella passata stagione». Non c’è Osvaldo e non ci sarà per un bel numero di partite. Borini si gioca un posto da titolare con Bojan. O no. «Io il posto da titolare me lo gioco tutti i giorni in allenamento e spero sempre di giocare. Come caratteristiche tattiche penso di poter fare il lavoro cha faceva Osvaldo. A livello tecnico poi, ognuno ci mette quello che ha». (...)
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