rassegna stampa

Beretta: “Curve chiuse? Così è ingiusto”

Dopo la decisione di chiudere anche il distinto sud dell’Olimpico in occasione di Roma-Inter, aumentano sempre di più le discussioni sulla norma che prevede questo tipo di sanzione.

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Dopo la decisione di chiudere anche il distinto sud dell'Olimpico in occasione di Roma-Inter, aumentano sempre di più le discussioni sulla norma che prevede questo tipo di sanzione. Come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, dopo il giudizio negativo esternato nei giorni scorsi dal presidente del Coni Giovanni di Malagò, arrivano anche le parole di Beretta: «La discriminazione, razziale o territoriale, non è commentabile. Ma il sistema che ne sanziona le esternazioni negli stadi deve essere rivisto. L’obiettivo è punire i colpevoli, non i settori». L’obiettivo è ambizioso, bisognerà vedere nella pratica quanto praticabile: «Siamo per le squalifiche ad personam, non a settore» . «Dobbiamo fronteggiare l’emergenza e per farlo serve una giustizia chirurgica - continua il presidente della Lega -  abbiamo mezzi tecnologici all’avanguardia, negli stadi ci sono telecamere ad alta definizione che permettono di individuare eventuali reati commessi da un singolo individuo. C’è la tessera del tifosi, i biglietti nominali, insomma, ci sono gli strumenti per individuare con certezza i responsabili di ogni coro. Che sono, lo devo ricordare, la minoranza dei tifosi veri che ogni settimana affollano gli stadi e parliamo di quasi 250mila a domenica» . Beretta prende posizione nei confronti di questo fenomeno in maniera netta: «La sanzione generalizzata è una sanzione ingiusta se estesa a tutto un settore. Adesso si parla della Roma, prima abbiamo parlato della Lazio, poi del Milan, dell’Inter. Insomma, il problema è diffuso. Ma in ognuna di queste situazioni hanno pagato anche tifosi che non c’entrano nulla. E questo non si può accettare. Bisogna individuare e punire chi si rende responsabile di atti contro il sentire civile, bisogna essere estremamente fermi e duri. Ma è sbagliato penalizzare in maniera così dura tutti gli altri. Ecco perché bisogna rivedere l’apparato sanzionatorio attualmente in vigore. Per cominciare adesso quello che dovrà essere modificato per la prossima stagione»