rassegna stampa

Baldini: Decisioni poco chiare…

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) Agitazione, amarezza, tutti con la testa bassa. Il dopo partita del Bentegodi è una sofferenza per la Roma.

Redazione

(Corriere dello Sport-A.Ghiacci)Agitazione, amarezza, tutti con la testa bassa. Il dopo partita del Bentegodi è una sofferenza per la Roma. C'è la netta sensazione che qualcosa non si andato per il verso giusto, o almeno non proprio come doveva andare. Un paio di protagonisti importanti fanno sapere che è meglio non parlare per evitare conseguenze spiacevoli. E allora ecco spuntare il direttore generale Franco Baldini: «Zeman non ha voluto parlare per non fare polemiche. Credo sia stata una serie di episodi a far montare gli animi. Zeman non è voluto scendere in polemica per una volta. Ci sono state diverse decisioni poco chiare. Cosa penso io? Un dirigente non deve discutere sugli episodi o sulle le prestazioni degli arbitri, che a volte sono buone e altre volte meno. Dobbiamo pensare alle prestazioni nostre, oggi non siamo stati all'altezza delle ultime partite dal mio punto di vista siamo stati meno brillanti. Questo non ci ha permesso di vincere, ma almeno il pareggio ci stava, sarebbe stato il risultato più giusto».

PARTITA - (...) «Sì - dice Baldini - ma nel primo tempo siamo stati padroni del campo e qualcosa avremmo meritato. Ora c'è rammarico per aver perso dei punti in questa maniera» . Naturalmente tiene banco la questione arbitrale. Qualcuno chiede al massimo dirigente romanista se secondo lui c'erano due rigori per la Roma? «Lo hai detto tu...» risponde Baldini. Che poi continua: «Così rispose Ponzio Pilato a uno più in alto di me...». Poi, però, subito di nuovo in trincea, per non cadere in possibili errori: «Ma ripeto, non dobbiamo parlare degli episodi, non commento l'operato degli arbitri perché comunque non posso incidere su questo. Meglio parlare della prestazione. Dobbiamo ripartire da quella e lavorare ancora di più». (...)

CONCRETEZZA - Forse ieri la Roma ha peccato un po' dal punto di vista della concretezza. Se non si fosse arrivati a tre minuti dal termine della partita sullo 0-0 le cose sarebbero potute andare diversamente: «Non siamo stati al livello delle ultime uscite, soprattutto dal punto di vista fisico. Eravamo meno brillanti. Nel primo tempo abbiamo avuto senza dubbio una presenza maggiore, nel secondo le squadre si sono allungate e sinceramente la partita avrebbe dovuto chiudersi con un pareggio. Purtroppo alla fine abbiamo addirittura subito gol però sinceramente non è stata la solita Roma e va detto. Hanno pesato probabilmente le due partite ravvicinate di sabato contro la Fiorentina e martedì contro l'Atalanta. Credo sia una battuta d'arresto dal punto di vista psicofisico perché abbiamo cercato, non riuscendoci, di fare le nostre trame di gioco». Il direttore generale poi ha lasciato il Bentegodi con il resto della comitiva giallorossa. In questa settimana riceverà il presidente Pallotta e il braccio destro Pannes: insieme alla proprietà il direttore generale penserà alle questioni importanti che sono in programma. Poi, però, già da domani, si comincerà a pensare al Milan. Dopo il ko di Verona è necessario un rilancio immediato: il rischio è quello di tornare alla situazione di poco più di un mese fa.