(Corriere dello Sport - F.Fedele) - Finalmente, dopo due tentativi andati a vuoto in finale, la Roma ha conquistato la Supercoppa d’Italia di categoria. Superando, con un certo affanno, l’Inter che ha reagito rabbiosamente nel secondo tempo dopo una prima parte dove aveva subito due gol e l’espulsione di Mbaye. I giallorossi hanno rischiato davvero molto, troppo nella ripresa dove hanno sottovalutato un avversario rabbioso, determinato che ha annullato senza problemi il gap dell’uomo in meno. L’Inter si è fatta beffare dopo appena 4' da un gol du Bumba, che ha trovato lo spiraglio giusto nelle deboli maglie della difesa interista dove Baldini non è riuscito a fermare l’attaccante giallorosso. Una situazione che, purtroppo per Bernazzani, si è verificata un po’ troppe volte nel corso dei 45' iniziali. Che, come detto, hanno preso subito una piega storta. In campo si sono viste due squadre che rappresentano ormai da molti anni la migliore espressione della categoria a livello nazionale. L’Inter ci ha messo il fisico, forse anche fin troppo, mentre la Roma ha giocato più in scioltezza, manovrando spesso in velocità. Bumba e Frediani su tutti hanno conquistato il maggior numero di applausi. Frediani è stato il protagonista assoluto di entrambi i gol: prima servendo l’assist a Bumba, poi correggendo in rete quello di Matteo Ricci proprio allo scadere del primo tempo.
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Baby Roma, festa infinita
(Corriere dello Sport – F.Fedele) – Finalmente, dopo due tentativi andati a vuoto in finale, la Roma ha conquistato la Supercoppa d’Italia di categoria.
DOMINIO - Quello romanista è maturato, senza che l’Inter, anche in parità numerica riuscisse mai a impensierire l’attento Svedkauskas. Solo subito dopo il gol di Bumba, Livaja ha rischiato di sorprenderlo, senza molta fortuna, con un pallonetto da quasi metà campo. A metà frazione l’Inter ha già provato la difficoltà di restare in 10 uomini a causa dell’infortunio di Garritano che è rimasto per una decina di minuti a farsi curare a bordo campo. Ma la Roma è andata ancora una volta vicino al gol (32') con un gran tiro di Lucca che è stato deviato, fortunosamente in angolo, dalla difesa nerazzurra. L’espulsione di Mbaye (reo di aver colpito con una manata proprio Frediani in un contrasto sulla trequarti) ha complicato (37') la situazione non solo tattica ma anche psicologica della formazione allenata da Bernazzani. Acampora è stato spostato dal tecnico nerazzurro dal tridente a sostegno di Livaja a terzino sinistro. Ne ha approfittato l’incontenibile Frediani, lanciato da Ricci, per premere l’acelleratore su questo fronte e andare a battere ancora una volta Dalle Vedove.
REAZIONE - Quella dell’Inter si è manifestata in maniera convincente e concreta fin all’inizio del secondo tempo. Trascinata dal possente Duncan, la squadra nerazzurra ha completamente metabolizzato l’inferiorità numerica giocando alla pari. Forte ha prima impegnato a terra Svedkauskas e subito dopo ha cercato di beffarlo con un colpo di testa, ma il pallone è finito di poco alto sopra la traversa. L’Inter è apparsa completamente trasformata nel secondo tempo, complice il pericoloso appagamento della Roma. Sugli sviluppi di un calcio di punizione Livaja ha accorciato le distanze favorito anche dall’indecisione del portiere giallorosso che, però, si è riscattato subito dopo su una conclusione di Benassi. Al 34' ancora Livaja è stato fermato in angolo da Svedkauskas. (...)
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