(Corriere dello Sport - R.Maida) - «Mi rimproverate perché prendiamo molti gol. Ma nessuno fa notare che la Roma non segnava così tanto da una vita». Questo rimarcava Zdenek Zeman nella conferenza stampa di sabato, prima di sapere che contro il Palermo la sua squadra avrebbe prodotto altri quattro gol. Tutti segnati dagli attaccanti poi, a testimonianza di un gioco che improvvisamente ha ripreso a funzionare e che esalta la grande qualità offensiva dei singoli. Basti pensare che il tridente titolare della Roma (Lamela-Osvaldo-Totti) è il più prolifico della serie A: 17 gol in tre, con una partita in meno giocata.
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Attenti a quei tre, nessuno come loro
(Corriere dello Sport – R.Maida) – «Mi rimproverate perché prendiamo molti gol. Ma nessuno fa notare che la Roma non segnava così tanto da una vita».
IN SCIA - In campionato, soltanto i tre attaccanti dell’Inter si avvicinano ai numeri romanisti: Milito, Cassano e Palacio sono arrivati a quota 15. Al terzo posto, con 13 reti, seguono tre squadre: Milan, Lazio e Napoli. La Juventus campione d’Italia e capolista arriva soltanto a dieci, considerando anche Vidal che è il capocannoniere della squadra. All’ultimo posto in questa speciale classifica si piazzano i tre attaccanti del Pescara e i colleghi dell’Atalanta, che non superano i 5 gol.
DAVANTI A TUTTI - Inutile dire, poi, che la Roma ha il migliore attacco anche in termini complessivi: escludendo il famigerato 3-0 a tavolino di Cagliari, ha segnato 23 gol in 10 giornate (alla media di 2,3 a partita). Gli stessi della Juve che però ha giocato 11 partite (media 2,09). Questo è Zeman, che dall’ultimo weekend di campionato ha ricevuto un’altra buona notizia: la Roma non ha più la peggiore difesa del campionato, essendo stata scavalcata dal Chievo (21 gol a 20).
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