(Corriere dello Sport/Infopress - R.Loria) - Gli ultimi complimenti in ordine di tempo sono arrivati da Jovetic e Osvaldo: «Lamela? E’ un giocatore che mi ha stupito dal primo momento in cui l’ho visto» .
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Anche Jovetic lo elogia: «Complimenti Erik, sei sorprendente»
(Corriere dello Sport/Infopress – R.Loria) – Gli ultimi complimenti in ordine di tempo sono arrivati da Jovetic e Osvaldo: «Lamela? E’ un giocatore che mi ha stupito dal primo momento in cui l’ho visto» .
Pensieri e parole di Stevan Jovetic, un’altra grande promessa del calcio mondiale, che mercoledì sera ha ingaggiato un duello a colpi di magie con il giovane argentino e non solo. Il montenegrino, che contro la Roma ha indossato la fascia di capitano della Fiorentina, si è trovato di fronte anche uno dei suoi idoli, Francesco Totti. «Avevo 17 anni quando ero capitano del Partizan, ma l’altra sera, all’Olimpico, di fronte a Totti, ho vissuto qualcosa di straordinario» . Per Lamela, dopo la doppietta contro il viola non sono arrivati solo i complimenti dell’avversario, ma anche quelli di Osvaldo: «Erik è fortissimo» . Ha detto l’attaccante giallorosso ai microfoni di Sky. Se lo dice un compagno di squadra con cui Lamela ha avuto anche qualcosa da ridire in questi mesi romani, ci si può credere.
FUTURO - Anche perché basterebbero i gol, i tocchi con la suola dello scarpino e gli improvvisi cambi di passo per comprendere il talento del giovane argentino. In molti lo avevano compreso, detto e predetto in tempi non sospetti. Walter Sabatini, l’uomo che questa estate ha fatto di tutto per portarlo in giallorosso strappandolo alla concorrenza internazionale, ha semplicemente detto: «Lamela è il futuro» . Luis Enrique ha speso queste parole per il suo gioiello Batista, ex ct argentino: «Ha potenzialità enormi, sarà molto utile anche alla nostra nazionale»argentino: «Erik è un giocatore speciale, straordinario, diverso» . E Francesco Totti lo ha già caricato di una responsabilità niente male: «Può essere il mio erede».[...]
RIVER PLATE - Un altro connazionale che confermò subito la bontà dell’acquisto romanista fu Ramon Diaz: «Il suo calcio è una sintesi di classe e rapidità, in campo riesce a garantire un’altra marcia. Supera l’avversario, inventa colpi geniali, cerca il passaggio in profondità, è furbo e altruista. Può crescere, ma ha già le credenziali giuste per imporsi in Italia» . Un ritratto perfetto del Lamela che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi italiani. [...]
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