rassegna stampa

Agnelli & Albertini no Tav

Albertini, appoggiato da Andrea Agnelli, sembrerebbe essere il candidato più probabile a prendere il posto del dimissionario Abete.

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Il rumore dei nemici mette allegria solo a José Mourinho, come è noto. Mentre quello che sta montando gradualmente intorno al palazzo di via Allegri, con Giancarlo Abete uscente, non deve essere musica gradita a Carlo Tavecchio, già vice e vicario del presidente dimessosi dopo il tonfo brasiliano e primo aspirante a quella poltrona vacante.

La speranza espressa dopo il Consiglio Federale del 30 giugno scorso (quello degli addii), di poter essere il candidato unico delle sette componenti costitutive la Figc è tramontata prima ancora di nascere.

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, in questo senso il nome papabile, al di là delle dichiarazioni ufficiali di disimpegno, resta quello di Demetrio Albertini,il dirigente sportivo che in questi anni più di altri si è battuto per riformare il calcio in senso europeo: seconde squadre in B o Lega Pro per far maturare i giovani, nuovo rapporto tra settori giovanili di club e nazionali, diversa politica di mercato sugli stranieri; e alle sue spalle uno sponsor chiave per spostare gli equilibri della partita: Andrea Agnelli, 38 anni, 4 anni più giovane dell’ex centrocampista di Milan e Nazionale. Perché è chiaro che la scesa in campo della Juventus come capofila della linea alternativa al triumvirato Tavecchio-Lotito-Macalli, con Galliani deus ex machina, è il segnale atteso da molti protagonisti interessati.