Hai voglia a dire che il pensiero della vendetta, del riscatto sarebbe stato deleterio. Che in testa dovevano esserci solo i tre punti. Per loro tre, i tre di sangue giallorosso il derby non sarà mai una partita come tutte le altre, figuriamoci questa che arrivava proprio dopo quella... Così Totti, de Rossi e Florenzi, in ordine di età e di grado, hanno vissuto il loro derby nel derby sprigionando sentimenti probabilmente sconosciuti ai loro compagni di squadra che pure hanno interpretato alla grande la partitissima. La voglia era feroce, ma seguendo i consigli di Garcia è stata incanalata in una feroce pazienza. Quella del primo tempo, apparso bloccato, quasi sonnacchioso, grazie al quale però, come nelle altre tre partite precedenti, la Roma ha costruito ancora una volta la vittoria. Totti ha sofferto nel primo tempo l’isolamento in avanti e la gabbia di avversari che si difendevano in dieci al limite dell’area. «Questa vittoria contro la Lazio l'abbiamo ottenuta con la concentrazione, con una migliore tenuta lungo tutti i 90 minuti e soprattutto grazie a due tipi di forza: quella di volontà e quella del gruppo». Così il capitano dal suo blog. «Il derby, come dico spesso, è una partita diversa da tutte le altre e vincerlo può far cambiare una stagione perché rafforza le certezze e regala entusiasmo - ha aggiunto Totti - Ora però non c'è da festeggiare: la sfida di Genova contro la Sampdoria è già alle porte e dovrà trovarci pronti. Se vorremo costruire qualcosa di concreto, dovremo farlo mantenendo sempre alta l'attenzione partita dopo partita». Anche il derby certifica che Daniele De Rossi è un campione ritrovato finalmente dalla Roma. Fondamentale nella fase difensiva quando va ad unirsi ai due centrali. Salva un gol praticamente fatto intervenendo in extremis su Ederson. Si abbandona ad un gesto da curvaiolo in occasione del gol giustamente annullato alla Lazio per il fallo di Ciani; a fine partita quasi strangola Garcia in un abbraccio dai mille significati, non ultimo quello di un feeling finalmente ritrovato con l’ambiente anche grazie al suo nuovo allenatore che ne ha sempre tessuto le lodi. Da buon vice capitano consente a Ljajic di godersi il suo primo gol nel derby lasciandogli il rigore. Guida il drappello nell’abbraccio finale alla Sud. Un giorno da ricordare. Un tempo e qualcosa, nel momento meno esaltante della partita, prima dei fuochi d’artificio. Alessandro Florenzi dà una mano a tutto e tutti. Forse ci mette troppa foga e risulta spesso impreciso. Anche per lui il derby non sarà mai una partita come le altre. Si segnala tra i più pronti in avvio ma sbaglia molto, come riporta il Corriere dello Sport.
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“Abbiamo vinto con la pazienza”
Hai voglia a dire che il pensiero della vendetta, del riscatto sarebbe stato deleterio. Che in testa dovevano esserci solo i tre punti. Per loro tre, i tre di sangue giallorosso il derby non sarà mai una partita come tutte le altre, figuriamoci...
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