Napoli, poi la finale. La Roma si appresta alla terza partita in otto giorni, quella che porta alla finale di Coppa Italia, con un gol di vantaggio e con diversi giocatori non giovanissimi che saranno chiamati a fare gli straordinari. E’ il momento cruciale della stagione. Se Garcia riesce a centrare la finale Tim Cup, poi può galoppare felicemente verso la chiusura di stagione al ritmo di una partita a settimana mentre la Juve - come evidenzia il Corriere dello Sport - avrà un’infinità di partite tra campionato ed Europa League, così come Napoli e Fiorentina. Ma prima c’è il Napoli e poi, domenica sera la Sampdoria, a chiudere una serie di quattro partite in undici giorni.
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A Napoli tutto d’un fiato
Napoli, poi la finale.
La squalifica del belga Nainggolan costringerà Garcia a puntare ancora sugli stessi uomini sia a difesa che a centrocampo. Il trio sulla mediana sarà composto dai tre tenori che hanno giocato il derby: De Rossi Strootman e Pjanic, ancora non al meglio. Scelte obbligate in difesa, dove davanti a De Sanctis non potranno che essere confermati Benatia e Castan centrali, Maicon e Torosidis esterni. A meno che Garcia non pensi ad un Bastos terzino sinistro. Turnover offensivo: tranne Gervinho, che Garcia non toglie mai, gli altri quattro a disposizione girano. Ljajic-Destro-Gervinho contro i partenopei? Non è detto. Difficile ad esempio che Garcia rinunci a Florenzi se sulla catena di destra ci sono Maicon e Pjanic. Possibile anche un 4-2-3-1 con Strootman e De Rossi in mediana, Florenzi (o Ljajic) Pjanic e Gervinho alle spalle di Destro.
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