rassegna stampa

A Milano arbitra Bergonzi incubo di Osvaldo e Stek

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – «Mi sono sentito preso in giro, quando parli con Bergonzi sembra di parlare con Dio onnipotente, non gli si può dire nulla. Uno rivolge parola all’arbitro e lui ti ride in faccia, questo non...

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) -«Mi sono sentito preso in giro, quando parli con Bergonzi sembra di parlare con Dio onnipotente, non gli si può dire nulla. Uno rivolge parola all'arbitro e lui ti ride in faccia, questo non va bene». Non ci andò tenero, Osvaldo, poco più di quattro mesi fa. La sera del 22 aprile scorso la Roma di Luis Enrique uscì sconfitta dallo Juventus Stadium per 4-0 e l’attaccante giallorosso infranse clamorosamente le regole del codice etico imposto da un anno a questa parte a Trigoria. Parlando - eccome - dell’operato dell’arbitro Bergonzi, lo stesso che domenica sera la Roma si ritroverà di fronte a San Siro, in casa dell’Inter. Osvaldo motivò così le sue critiche: «Se tutti i falli, anche i falletti, ti vengono fischiati contro è normale perdere. Partita indirizzata? Secondo me sì. Mi sentivo impotente, mi veniva da piangere». Va detto però che nei 9 precedenti con Bergonzi, il bilancio della Roma è favorevole: 5 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Mauro Bergonzi lo ricorda bene, molto probabilmente, anche Stekelenburg, che sotto la direzione dell’arbitro della sezione di Genova ha rimediato due cartellini rossi. La prima espulsione arrivò il 4 marzo, nel derby di ritorno, in casa della Roma, perso 2-1 dai giallorossi: l’uscita sui piedi di Klose dopo appena sette minuti costò carissimo al portiere olandese e scatenò le polemiche romaniste. Il secondo cartellino rosso arrivò a Torino, in casa della Juventus, nella stessa partita che portò al j’accuse di Osvaldo. [...]