rassegna stampa

A casa di Piola: “Totti e mio padre cacciatori di sogni”

Le valigie di Silvio Piola sono state aperte cent?anni dopo. C?erano dentro 1.700 foto. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, quelle foto adesso vanno in giro per l?Italia. Roma, Novara, Vercelli, presto di nuovo Roma.

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Le valigie di Silvio Piola sono state aperte cent?anni dopo. C?erano dentro 1.700 foto. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, quelle foto adesso vanno in giro per l?Italia. Roma, Novara, Vercelli, presto di nuovo Roma. Paola Piola, la figlia del centravanti che ha segnato di pi?, ne ha in casa un angolo pieno che non ha nulla del sacrario.Lo ha fatto anche in un bel libro scritto con Lorenzo Proverbio. Ieri lo ha regalato a Francesco Totti:??Mio padre giocava a carte e voleva vincere. Giocava a bocce con Giuseppe Meazza e appena l?altro si voltava muoveva il pallino. Se si andava in piscina tutti insieme voleva sfidarsi a chi si tuffava meglio. Un incubo per tutti i parenti. A un certo punto i gol si ? messo a contarli. Non parlava molto, ma di questo s?. E parlava anche del fatto che non gli era mai riuscito di vincere il campionato, mannaggia. Teneva a quel record. Ci tengo anch?io. Sar? sincera, se Totti lo battesse mi dispiacerebbe. Ma lui fa bene a provarci. Sta inseguendo un sogno, proprio come faceva mio padre. Continua la sua corsa con un occhio rivolto al cielo. E? bello?.

Piola manca. Non ha mai pensato di essere n? un messia n? un santo. Tantomeno di meritare l?attenzione degli estranei. ?Non voleva andare alla Lazio. Voleva restare al Nord, vicino alla famiglia. Poi si ? accorto che Roma rende normale l?eccezionalit?. Andava alla partita in bus e non buttava i soldi. Aveva capito prima di altri quanto caduchi siano il benessere e la fama?.

Da allenatore sfiancava i suoi con le corse nella canicola e restava ore a scaricare sui portieri l?argento vivo che aveva sempre nei piedi. Quel mestiere non faceva per lui. Meglio quello di osservatore della Nazionale. La domenica proibiva ai suoi l?uso del telefono perch? da un momento all?altro poteva chiamarlo Valcareggi. Aveva conosciuto la moglie, una delle pi? stimate ragioniere di Vercelli, in una balera all?aperto. Su un palco di legno che non esiste pi?. Ora ci sono uffici comunali e pi? avanti due piscine. Il tempo logora le citt? e i paesaggi. Non le foto. Quelle sono dure a morire.