Il primo posto in campionato Sembrava provvisorio...
rassegna stampa
1927 Roma, l’anno di nascita nei numeri del primato
Il primo posto in campionato Sembrava provvisorio…
Uno sta per primo posto in classifica. Era da tempo che la Roma non iniziava il campionato con il piede giusto. Il record di vittorie giallorosse iniziali era di 4, un numero che adesso appare risibile. Già, adesso... Alle prime vittorie di questo campionato ci si scrutava sorpresi e comunque compiaciuti. hai visto? Anche con un mercato sull’ottovolante la Roma ha trovato un buon equilibrio. Vuoi vedere che questo Rudi Garcia è l’allenatore giusto al posto giusto dopo un paio di grossolani errori?
Quel numero uno, che vale il primo posto in classifica, sembrava un’allegra provvisorietà, uno scherzo alle grandi o un “foco de paja” come disse il Pomata a Mandrake quando Soldatino saltò facile Antonello da Messina per andare a vincere la più famosa tris della cinematografia.
Quel numero uno però sembra rimasto attaccato sulle spalle di Rudi Garcia, che guida e protegge la squadra alla sua maniera. Un po’ Mourinho, un po’ Liedholm, un po’ banalmente un bravo allenatore che ha rimesso il pallone al centro del campo tralasciando i mille orpelli di cui si era inutilmente vestita la Roma precedente.
Quel numero uno che, dopo nove giornate è roba da sballo, da sbalordimento collettivo, con il timore che ci si possa svegliare dal sogno.
Numero uno che rivaluta infine il mercato condotto sottotraccia da Walter Sabatini, che quanto a comunicazione forse non è proprio al numero 1, ma che in fondo chisseneimporta se poi costruisce una Roma così bella.
Ecco le vittorie consecutive ottenute dall'inizio
Nove sono le vittorie consecutive. Iniziali. Un record assoluto visto che quella Juve del 2005-06 in realtà non è stata omologata. Nove vittorie snocciolate quasi averne il sentore. Guai ora ad avvertirne il peso ovviamente. La Roma deve continuare leggera e feroce a macinare gioco e avversari. Anche perchè si fa sempre più dura. Chi dava credito in avvio alla squadra di Garcia? Si poteva affrontare a viso aperto, perfino con qualche ottimistica curiosità. Vediamo come e quando i talentuosi giallorossi ci regalano l’occasione da gol magari distraendosi o pasticciando in attacco come facevano l’anno scorso. Niente di tutto questo.
Il numero nove è la somma di nove numeri uno, numeri unici che stanno per le altrettante partite-capolavoro dei giallorossi. Fino alla tremenda prova del 9, quella con l’Udinese in cui Guidolin si è quasi fumato il cervello per studiare e contrastare una Roma caterpillar. E c’era quasi riuscito il bravo tecnico dei friulani. Pressing alto, ripartenze brevi sulle fasce, veloci blitz affidati agli sguscianti Muriel e Di Natale. E poi l’’espulsione di Maicon... Insomma, sembrava proprio che la Roma dovesse fermarsi al già clamoroso fil-otto chiuso col Napoli. Niente di tutto ciò, la Roma in dieci è andata all’assalto convinta che alla fine l’inno alla gioia lo avrebbero intonato i suoi tifosi, arrivati nell’umida e nebbiosa Udine in quattromila e con ogni mezzo. Nove vittorie consecutive iniziali. Firmato la Roma. Chi lo avrebbe mai detto? E adesso? Sullo sfondo c’è un 10 che mette i brividi.
Tre per nove... C’è un gran ripasso della tabellina
Tre per nove? Ventisette.Come ricorda il Corriere dello Sport Nella città romanista in queste settimane si sta facendo un grande ripasso della tabellina del tre. Grandi e piccini si cimentano di partita in partita e ormai siamo quasi al fatidico 3 per 10 uguale 30. Assioma attira-scongiuri e tutto ciò che si può fare in tema scaramantico, magari senza scomodare i cinque maghi di Lotito che nottetempo formulerebbero anatemi pro-giallorossi e contro tutti gli altri, aquilotti compresi. Nei giorni scorsi siamo andati a spulciare annali e almanacchi nei quali si certificava quasi sempre come per raggiungere quota 27 la Roma degli ultimi quindici anni avesse spesso bisogno di arrivare perfino alla vigilia di Natale.
Qui invece, sono cadute ancora pochissime foglie e Roma sembra immersa in una languida e infinita deriva estiva. Domani è novembre ma chi se n’è accorto? Così come in pochi si sono accorti che quota 27 di questi tempi indicizzata per le 38 partite complessive dà, darebbe... Lasciamo stare, appaiono numeri da capogiro, allucinazioni da banchetto luculliano. Da quota 27 si scruta il mondo con un altro umore, ci si sente più leggeri e ci si può mettere davanti alla televisione e tifare liberamente per Fiorentina, Napoli o per il pareggiotto. Tanto, qualsiasi risultato sia uscito dalla ruota di Firenze la Roma sarà sempre e ancora lì: 1 come prima, 9 come le vittorie consecutive, 27 come i punti in classifica. 1927, l’anno in cui Alba, Fortitudo e Roman diedero vita a un sogno lungo 86 anni, sognato da intere generazioni di romani, tramandato da padre in figlio, da zio a nipote. Stasera, allo stadio, la Roma ha 1927 motivi in più per dire 30!
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