rassegna stampa

Cagliari-Roma finisce al Tar

(Corriere dello Sport-V.Sardu) Massimo Cellino è (lui dice era) un abile pokerista. La mano che sta giocando in queste ore ha come posta la disputa della gara fra il Cagliari e la Roma,

Redazione

(Corriere dello Sport-V.Sardu)Massimo Cellino è (lui dice era) un abile pokerista. La mano che sta giocando in queste ore ha come posta la disputa della gara fra il Cagliari e la Roma, che potrebbe valere uno o tre punti in più in classifica, in caso di pareggio o di vittoria. Zero, in caso di sconfitta sul campo. Da quantificare l’altro possibile vantaggio, quello del botteghino. (...)

IL RICORSO AL TAR - Il Cagliari ha presentato ricorso al Tar della Sardegna contro la decisione del prefetto Giovanni Balsamo di rinviare ad altra data Cagliari-Roma, in programma allo stadio di Is Arenas il 23 settembre scorso. Da quel provvedimento è scaturito quello del Giudice Sportivo che ha sanzionato il 3-0 per la Roma a tavolino. Il ricorso depositato dagli avvocati Benedetto e Francesco Ballero punta alla sospensiva del decreto prefettizio che la sera prima della gara aveva imposto il rinvio. Secondo il Cagliari la decisione doveva vedere riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato da rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali e del Coni. Ai legali sardi non risulta che questi ultimi due abbiano partecipato. Poi si punta sul difetto di motivazione: la straordinaria ed eccezionale situazione di pericolo, che deve essere sottesa all'esercizio di tale potere, è stata dipinta con caratteri sproporzionati dal Prefetto nel provvedimento impugnato.

LA STRATEGIA - Chiarire che il rinvio deciso dal Prefetto è un provvedimento eccessivo, serve per sostenere in sede di giustizia sportiva che la partita si poteva giocare. In effetti, senza che siano stati effettuati lavori clamorosi, cinque giorni dopo il via libera al pubblico a Quartu è invece arrivato per la sfida col Pescara. Domani in Corte di giustizia federale lo stesso Cellino difenderà il Cagliari spiegando fra l’altro che per tre gare (con Atalanta, Pescara e Bologna) giocate a porte chiuse o parzialmente aperte, i tifosi più caldi, gli ultras, sono rimasti disciplinatamente e correttamente fuori dallo stadio di Is Arenas facendo tifo dalla strada, senza causare alcun problema.

I RISCHI - Ammesso di poter giocare contro la Roma, il Cagliari non ha la garanzia di andare a punti, inoltre una simile decisione potrebbe comportare delle conseguenze: «Difenderò il Cagliari - ha detto ieri Cellino - perchè se deve pagare qualcuno vorrei che toccasse a me, non alla squadra o ai nostri tifosi. E sia chiaro, nulla contro la Roma cui auguro di cuore di vincere presto lo scudetto» .

La giustizia sportiva non si è mai trovata in un guazzabuglio simile, ma nel dubbio della “prima volta” fra le possibili conseguenze potrebbe esserci insieme alla partita da giocare anche una penalizzazione di uno o due punti. Il ricorso al Tar è ancor più delicato perché avverso una decisione prefettizia, e con il Prefetto (il nuovo, essendo stato trasferito il dottor Balsamo) il Cagliari deve fare i conti ancora per lungo tempo sino a che lo stadio di Quartu non sarà pronto, agibile e certificato sotto ogni aspetto. Ecco qual è il rischio nella mano giocata da Cellino: giocando c’è la speranza e non la certezza di portare punti a casa, ma se ne potrebbe addirittura volatilizzare qualcuno, e si potrebbe dover subire una severissima fiscalità invece dell’elasticità che i tifosi hanno mostrato di meritare sull’apertura delle curve dell’impianto di gioco sardo.