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Terrore da Olimpico la paura blocca i giallorossi

(La Repubblica – F.Ferrazza) L’Olimpico fa paura, la Roma si paralizza anche davanti alla Sampdoria (1-1), portando a cinque mesi e mezzo l’astinenza da vittoria casalinga.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) L'Olimpico fa paura, la Roma si paralizza anche davanti alla Sampdoria (1-1), portando a cinque mesi e mezzo l’astinenza da vittoria casalinga.

Ma a sentire Zeman non c'è da allarmarsi. «A me la squadra è piaciuta, spero giochi sempre così. Fino al gol abbiamo giocato con raziocinio, poi abbiamo cominciato con le palle lunghe per la foga di vincere in casa. Ma se la Samp ha superato la metà campo solo tre volte, sarà anche merito nostro. Inoltre credo che sul gol loro ci sia fallo di Marquinho».

Proprio non ci sta, Zeman, e la difesa ai suoi è strenua. «Abbiamo sbagliato tante occasioni, ma l'importante è crearle. Per troppa voglia di fare non abbiamo fatto bene e abbiamo preso un gol casuale. Se Destro ne avesse fatti tre diremmo cose diverse». Inutile insistere, un po' innervosito e chiuso a riccio, il tecnico boemo si proietta alla gara con la Juve di dopodomani.

Ovviamente a modo suo. «L'accoglienza nei miei confronti? È calcio e si gioca, ma se ce l'hanno con me dovrebbero avercela con tutti i pubblici ministeri». Bene. Meglio passare a Stekelenburg, allora, e a quell’errore grossolano che ha fatto pareggiare la Sampdoria. «Mi dispiace, la colpa è mia se abbiamo preso un solo punto - ammette il portierone - è un peccato, ma nel calcio capita. Ora bisogna solo tornare subito a lavorare perché tra poche ore c'è un altro match importante».

Compleanno amaro per Totti, che avrebbe voluto festeggiare oggi il suo trentaseiesimo compleanno con il gol ritrovato che lo porta a 216 in A, come Meazza e Altafini.«Ma senza vittoria della Roma è meno importante, avrei voluto festeggiare i tre punti», il pensiero del capitano. Tra i migliori in campo, Castan. «Dovremmo forse entrare in campo nel secondo tempo più determinati perché non possiamo permetterci di lasciare punti per strada. Ora ricarichiamo le pile che ci aspetta una gara difficile». A Torino ci sarà Osvaldo, che prenderà il posto del deludente Destro. Più complicato possa farcela Pjanic.