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Roma-Milan è anche Lamela-El Shaarawy, i due migliori ’92 del campionato

(Leggo – F,Balzani) Li dividono 7 mesi di età, 4 gol in serie A e 600 km di distanza. Ad accomunarli un futuro radioso, la presenza nella lista Don Balòn dei 101 giocatori più forti nati dopo il ’91 e quella cresta tipica dei ventenni...

Redazione

(Leggo - F,Balzani) Li dividono 7 mesi di età, 4 gol in serie A e 600 km di distanza. Ad accomunarli un futuro radioso, la presenza nella lista Don Balòn dei 101 giocatori più forti nati dopo il ’91 e quella cresta tipica dei ventenni alla moda di oggi. Roma-Milan è soprattutto Lamela contro El Shaarawy, o se preferite El Coco contro il Faraone: la meglio gioventù di un campionato italiano avaro di top player.

Una sfida inedita (lo scorso anno all’andata il milanista restò in panchina, mentre al ritorno fu l’argentino a dare forfait) che rischiava di dover essere posticipata ancora una volta a causa dei dubbi tattici di Zeman. Il boemo, però, ieri in partitella ha provato Lamela titolare al fianco di Osvaldo e Totti e davanti a Pjanic che nelle ultime uscite aveva preso il posto dell’argentino. El Coco non solo ha dimostrato di essere recuperato dall’infortunio alla caviglia di un mese fa, ma ha anche siglato il gol vittoria nella sfida in famiglia.

Lamela è quindi pronto alla sfida al coetaneo più prolifico della Serie A. Entrambi classe 1992 hanno siglato il loro primo gol in serie A nella scorsa stagione: il 21 settembre 2011 El Shaarawy (1-1 contro l’Udinese), il 23 ottobre Lamela (Roma-Palermo 1-0). Sembrava il preludio di una grande annata, ma concorrenza e inesperienza hanno ostacolato un’esplosione solo ritardata di qualche mese. Lo score finale infatti parlava di 2 gol in 22 partite per il milanista e 4 in 29 per il romanista. Da settembre scorso ad oggi, invece, i due baby fenomeni hanno messo a segno la bellezza di 22 reti in due: 14 in 17 presenze il Faraone (3 assist), 8 in 13 Lamela (1 assist) per una media da 0,8 a partita (solo Cavani li supera). Ma il meglio, secondo Florenzi che li conosce bene entrambi, deve ancora venire: «Stephan ha un fiuto del gol da campione già affermato. Erik però ha più potenza fisica e in prospettiva può essere più forte». Che Roma-Milan non sia una partita per vecchi, lo dimostrano altri due testa a testa tra giocatori nati dopo il ’90: Marquinhos contro De Sciglio (i due difensori rivelazione del campionato) e Pjanic contro Bojan che per la prima volta affronterà la sua ex-squadra e promette: «Sarà una gara speciale. Se segno, non esulto».