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Roma-Chievo Verona, le PAGELLE DEI QUOTIDIANI: Maicon corre, Ljajic copre, De Rossi c’è

Ecco le pagelle dei giornali Nazionali pià importanti sulla partita vinta dai giallorossi contro il Chievo Verone per 3 a 0 ieri allo stadio Olimpico

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Totti dà spettacolo. Strano, vero? Destro timbra ancora (terza rete consecutiva all’Olmpico), buon rientro di De Rossi. E Ljajic, finalmente, sorride. Tranquillo, si potrebbe dire.

LA GAZZETTA DELLO SPORT ( A cura di Massimo Cecchini)

De Sanctis 6 L’emozione più grande della sua giornata sarebbe stata indossare la fascia di capitano: ci è andato vicino. Per il resto, il paio di conclusioni del Chievo non sono all’altezza della sua vena.

Maicon 6,5 Sul suo binario si corre parecchio e si soffre assai poco: il Frecciarossa brasiliano giustifica ogni partita di più il fresco rinnovo del suo contratto. Contro il Chievo, poi, è al 9° successo su 9 gare.

Yanga­Mbiwa 6,5 Oltre a togliere ossigeno a Maxi Lopez e Paloschi, il suo score racconta che gli sono riusciti 56 passaggi su 56: 100%. Le lezioni private di Garcia sulla tecnica evidentemente funzionano.

Astori 6,5 Al rientro dopo l’infortunio, alterna eleganti chiusure a qualche innocua amnesia. È lui comunque il re dei palloni intercettati (6): in un gruppo da scudetto ci sta benissimo

Cole 6 Assente dalla ottima partita di Manchester contro il City, l’inglese risente aria d’Europa e così gioca una partita in scioltezza senza fare sfracelli in avanti e neppure patire troppo dal suo lato.

Pjanic 6 Rispetto ai suoi standard, il Piccolo Principe stavolta non ha voglia di raccontare storie mirabolanti. Così gestisce con saggezza il pallone e risparmia energia per i panzer tedeschi

De Rossi 6,5 L’infortunio gli ha fatto saltare i due match più caldi giocati finora, così roda la gambe giocando più palloni di tutti (123) e dando il solito imprescindibile lavoro in copertura.

Nainggolan 7 Nonostante abbia spesso Cofie sulle zolle, il Ninja mette lo stiletto in tutti i momenti caldi della partita, divertendosi anche ad essere il giocatore con più lanci precisi all’attivo (7).

Ljajic 7 Il gol all’Olimpico gli mancava da aprile, l’attesa giustifica la bellezza del gesto tecnico. Aggiungendo anche un giudizioso lavoro in copertura, si capisce perché il serbo sia sempre utile.

Destro 7 Da strofinare gli amuleti: il Chievo è la sua vittima preferita, visto che gli ha segnato già 7 reti. Stavolta è anche il migliore nelle sponde (6), segno che è sempre più dentro al gioco.

Totti 7,5 Se la rete numero 237 in A e i lancio per Ljajic non vi sorprendono più, occhio perché è in arrivo il sorpasso a Baggio sui rigori (66 a 68).

Florenzi 6 Entra per togliere mezz’ora di quasi nulla al capitano, ci mette tanta corsa e, stranamente, meno precisione del consueto. Visto il Chievo, comunque, la sufficienza non è difficile da meritare.

Paredes 6Entra al posto di Pjanic e, contro la sua ex squadra, continua a mettere minuti nel suo bagaglio in una partita già indirizzata verso i titoli di coda. Arriverà il suo momento.

Uçan s.v.Esordio in Serie A per il giovane turco di cui dicono tutti un gran bene. Se come sembra a gennaio andrà in prestito e potrà godere di maggiore spazio, sarà di certo un tipino da tenere d’occhio.

IL MESSAGGERO (A cura di Alessandro Angeloni )

De Sanctis 6,5 Quel poco che deve fare lo sbriga molto bene, cioè con sicurezza e qualità. De Rossi gli avrebbe voluto dare la fascia, ma il suo capitanato non ha neppure inizio perché DDR resta in campo fino alla fine...

Maicon 6,5 Gioca in punta di piedi, quasi scherzando con compagni e avversari. Dalle sue parti, se accelera, sono dolori per il Chievo; se difende, lo stesso...

Yanga.Mbiwa 6,5 In un modo o nell’altro, fa il suo con personalità e efficacia. Non lascia un solo pallone giocabile agli attaccanti avversari. Complimenti. Sottovalutato, ma bravo.

Astori 6 Rientra dopo l’infortunio al ginocchio e si vede che non è sciolto come dovrebbe. Ma sbaglia poco, aiutato in questo dall’intera fase difensiva della Roma.

Cole 6 Sta molto sulle sue, pensa più a difendere che ad attaccare, lasciando questo compito al suo compagno Maicon dall’altra parte.

Pjanic 6 Forse un po’ stanco per gli impegni con la sua Nazionale, non brilla comepotrebbe.Manonvamale; anzi, solo che da lui ti aspetti sempre quel qualcosa in più derivante dalla sua grande classe.

De Rossi 6,5 Sta bene, e questa è già una buona notizia. Resta in campo per tutta la partita, cucendo il gioco e facendo da schermo alla difesa. Il solito, affidabile Daniele. Per il Bayern Monaco sarà a posto anche atleticamente.

Nainggolan 6,5 Non si ferma mai, e in questo suo moto continuo recupera palloni, gioca di fino, cerca la conclusione da lontano. Una bestia, si può dire? In senso buono, ovviamente. Partito anche ieri dal primo minuto, rimane l’unico giallorosso sempre titolare nelle formazioni schierate da Garcia da inizio stagione.

Ljajic 7 Segna un gran gol. Un gol che lui ha nelle corde e che gli permette di sorridere. Seconda rete stagionale, dopo quella di Parma: un segnale che nella Roma c’è spazio anche per lui. Tutto sta a capirlo.

Totti 7,5 Al di là del gol n.237, su calcio di rigore, il lancio da paura per Ljajic-gol e tutta una serie di giocate da applausi a scena aperta. Per lui gol numero 292 in maglia giallorossa e 9 ? al Chievo. Con la rete a Bardi, sono 108 i portieri vittima del capitano

Destro 7 Con tre reti diventa il capocannoniere della squadra. Tre gol romani, tre gol di fila all’Olimpico. E tanti saluti al ct Conte.

Florenzi 6 Entra per Totti, porta la consueta velocità in una gara già finita da un pezzo.

Paredes 6 Scampoli al posto di Pjanic, tanto per aggiungere una presenza in più nella Roma.

Uçan ng Esordio in Serie A con la maglia giallo e rossa. E ti pare poco?

CORRIERE DELO SPORT ( A cura di Marco Evangelisti)

De Sanctis 6,5 Sveglio quanto basta. Poi non è che intorno risuonino le campane del giudizio. Giusto gli squilli di Paloschi.

Maicon 6,5 Già che ci sono, pensa, tanto vale far vedere qualche colpo di tacco. D’altronde, per quel che c’è da fare. Si appoggia a Ljajic e insieme i due sbriciolano a grano a grano il fronte sinistro dei veneti

.Yanga-Mbiwa 6,5 Quando serve, arrotola le gambe elastiche intorno alla palla. Il pubblico ci si è già affezionato come ci si affeziona a un supereroe immaginario.

Astori 7 Lui invece è l’incarnazione della realtà quotidiana. Essenziale, concreto. Esattamente le doti che mancano agli attaccanti di Corini. Roma e Nazionale, non necessariamente in quest’ordine, hanno sentito la sua mancanza.

Cole 6 Rimbalza contro una muraglia gialla. L’esperienza, evidente, gli consente di cavarsela senza danno. Si vede che vorrebbe dare di più e si vede pure che prima o poi ci riuscirà.

Pjanic 6 Qualche volta ha paura di far male al pallone (con gli avversari invece non se ne preoccupa, a dire la verità). Sono i momenti in cui la sua delicatezza di tocco diventa deleteria.

Paredes (23’ st) 6 Niente esordio dal primo minuto, la solita scheggia di partita. Non se ne risente e mantiene il consueto equilibrio tattico.

De Rossi 7 Non opera d’agilità ma di peso e di presenza. Per Dainelli basta e avanza. Se vi chiedete come mai Garcia abbia insistito per riaverlo immediatamente provate a contare i suoi passaggi a buon fine. Non ce la fareste e vi risparmiamo la fatica: 102.

Nainggolan 6,5 Abbandonata la frenesia per un tranquillo weekend intellettuale. In mezzo al centrocampo serve intelligenza. Ce l’ha. Alla fine zoppica e Garcia capisce che è giunto il momento di tenerlo a freno almeno per qualche istante.

Destro 7 Prestigiatore, contorsionista, domatore. Corre a farsi bagnare dal diluvio di applausi. C’è chi pensa sia meglio Pellè. Il calcio è bello perché è strambo.

Totti 8 Ha talmente tanta più classe degli altri che sembra pugnalarli alle spalle. Ruba il pallone, lo difende, avvista l’uomo dalla parte opposta del campo, lo innesca, tutto nella stessa azione. Sono 237 gol, perdonatelo se esagera.

Florenzi (15’ st) 6,5Nel momento in cui la partita diventa siesta, è come un sorso di bevanda energetica. Lui preferisce partire dall’inizio in maniera da seppellire i difensori sotto un cumulo di tentativi, fino a quello che finisce in porta. Ma non sempre si può.

Ljajic 7 Fa pazientemente da spalla a Maicon. Quando il copione gli chiede la battuta incisiva gli capita d’impappinarsi. Poi però s’illumina il suo destro, s’illumina il palcoscenico, s’illumina finalmente la sua faccia in perenne penombra.

Garcia (all.) 7,5 Bisognava ripartire di slancio, evitare che la squadra si appisolasse sul complesso di persecuzione. C’è riuscito. Ha schierato la squadra che gli sembrava migliore qui e adesso. A domani penserà domani.