(Il Romanista) - Il calcio, il suo. Moggi, Totti e molto altro. Quando parla, Zdenek Zeman va sempre ascoltato, a prescindere se si sia zemaniani o no.
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Zeman: «Checco è uno dei pochi che riesce a fare squadra da solo»
(Il Romanista) – Il calcio, il suo. Moggi, Totti e molto altro. Quando parla, Zdenek Zeman va sempre ascoltato, a prescindere se si sia zemaniani o no.
Lo ha fatto per "Il Venerdì" di Repubblica, raccontando le proprie idee sul calcio e sugli allenamenti (“Quando si fa la preparazione bisogna lavorare innanzitutto sulla base aerobica e su quella fisiologica: i polmoni e il cuore vanno allenati“), decisamente diversi rispetto a quelli svolti dalle formazioni di serie A: “Si vede che queste squadre la base già ce l’hanno… Io sono convinto che si garantisca solo in questo modo. Ho visto comunque che anche nel centro tecnico di Coverciano stanno ritornando alle stesse distanze che uso io…”. Zeman ha inoltre parlato di Sistema e Calciopoli (“Penso che nel Sistema qualcosa sia cambiato, anche se ci sono molte cose da migliorare. Esistono tante regole che ancora oggi non vengono rispettate: e invece andrebbe fatto. Se si fosse ligi alle regole poche squadre potrebbero partecipare ai campionati”) commentando la radiazione di Luciano Moggi: “Ma se uno tutti i giorni è in tv, alla radio e cura rubriche sui giornali vuol dire che sta ancora nel calcio anche se ufficialmente non c’è più…”. Un ultimo pensiero dedicato al nuovo calcio, inteso più come buisness che come sport (” Si possono anche fare i soldi, ma prima bisogna fare sport. Oggi il calcio ha tanti debiti che non so se saranno mai pagati: la metà delle squadre ha problemi a rispettare gli accordi”) e su Francesco Totti, il fuoriclasse che vorrebbe in ogni squadra: “Per me un giocatore ancora oggi importante è Totti. A prescindere dal fatto che può occupare più ruoli, è un calciatore che fa squadra da solo: spesso, se non sempre
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