(Corriere dello Sport - P. Torri) - I fratelli di Hamsik ci credono. E non è che la nascondano troppo. Sanno della rivoluzione culturale e calcistica in atto alla Roma, sanno di una squadra che è ancora un cantiere aperto, sanno, soprattutto, delle non perfette condizioni di Francesco Totti.
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Weiss: “Tentiamo l' impresa. E mi auguro che Totti ci sia”
(Corriere dello Sport – P. Torri) – I fratelli di Hamsik ci credono. E non è che la nascondano troppo. Sanno della rivoluzione culturale e calcistica in atto alla Roma, sanno di una squadra che è ancora un cantiere aperto,...
E allora, perché, non sognare di concedere il bis del mondiale sudafricano quando loro si qualificarono agli ottavi e Lippi si dimise prendendosi tutte le colpe? L'allenatore, peraltro, sa come si fa visto che Vladimir Weiss, ct pure della nazionale slovacca, arrivato il sei agosto scorso sulla panchina dello Slovan, conseguenza dell'unica partita ( su cinque) persa dai campioni di Slovacchia. Insomma, Weiss, sa come si fa: «E' scontato dire che la Roma è la squadra favorita, ma questo non vuol dire che noi scenderemo in campo con la convinzione che non ci sia niente da fare. No, noi giocheremo per centrare una grande impresa e faremo l'impossibile per riuscirci. Per noi sarà fondamentale cercare di non prendere gol, se ci riusciremo poi potremo andare all'Olimpico con qualche possibilità di farcela ».
TOTTI - Eppure, nonostante la voglia di centrare un'impresa che da queste parti farebbe parlare per anni, Weiss si augura di vedere in campo Francesco Totti: «So che negli ultimi giorni il capitano della Roma ha avuto qualche problemino fisico, ma io spero proprio di vederlo in campo perché lui è un campione universale, un gioiello del calcio, per i nostri tifosi sarebbe un grande regalo poterlo vedere giocare. In ogni caso nella Roma ci sono tanti giocatori importanti e di grande esperienza internazionale. Per sperare di farcela noi dovremo dare più del massimo e la Roma non fare la Roma. Qualche volta nel calcio succede».
RIPARTENZE - Weiss ci proverà. Schierando la sua squadra con un classico quattro- quattro- due pensato e impostato prima di tutto per chiudersi e poi cercare di sfruttare le veloci ripartenze che sono la caratteristica di questa squadra. Dovrà provarci, peraltro, pur dovendo fare i conti con diverse assenze, quattro squalificati (in particolare Halenar, il Totti locale) e due infortunati importanti, ma forte di un primo posto nel campionato locale che sembra già il preludio a un nuovo scudetto della Juventus locale: «Noi di fatto non abbiamo nulla da perdere. Ce la giocheremo sino in fondo» .
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