rassegna stampa roma

Vucinic vuole andarsene. Destinazione Tottenham

(repubblica.it – M.Pinci) Dagli applausi ai fischi in meno di un anno. Strana la vita, quando ti chiami Vucinic. I due gol con cui, nell’aprile dello scorso anno, aveva steso la Lazio, non li ricorda più nessuno.

Redazione

(repubblica.it – M.Pinci) Dagli applausi ai fischi in meno di un anno. Strana la vita, quando ti chiami Vucinic. I due gol con cui, nell'aprile dello scorso anno, aveva steso la Lazio, non li ricorda più nessuno.

Oggi, negli occhi dei tifosi della Roma, solo le immagini di errori che, a guardarli, nessuno - e non solo all'Olimpico - ha capito come abbia fatto. Errori, quelli contro Palermo e Inter, costati due sconfitte e, forse, quarto posto e finale di coppa Italia. Non pochissimo. Errori che rischiano di essere ricordati come l'ultimo atto con la maglia della Roma. "VUCINIC VUOLE ANDARE VIA" - Il nome di Vucinic è quello che, dopo Totti, più d'ogni altro scalda il cuore a Tom DiBenedetto. Era stato il centravanti montenegrino a regalare al businessman di Boston la prima gioia da "romanista" quando, sciarpa giallorossa al collo e un biglietto di tribuna Monte Mario tra le mani, vide la Roma vincere con l'Inter grazie a un gol, al 92', firmato proprio da Vucinic. "Mi piace molto, è un giocatore creativo, fa cose che in pochi fanno", disse DiBenedetto a marzo, nel corso del suo soggiorno a Roma: tutto vero. Ma la promozione del presidente in pectore della Roma americana, si scontra con la volontà del numero nove. "Dall'estero sono arrivate proposte di trasferimento con un ingaggio maggiore rispetto a quanto prende a Roma, quindi Mirko è molto tentato di andare via", ha detto di lui l'operatore di mercato Pasqualin. SCAMBIO CON IL TOTTENHAM -

Il Tottenham bussò a gennaio offrendogli un contratto da 4 milioni all'anno netti (a Roma ne guadagna circa 2,5), ma Ranieri disse no ai 10 milioni messi sul piatto dagli inglesi per lui. Con il club di Londra, che potrebbe lasciar partire Pavlyuchenko, Crouch e Defoe, il discorso è apertissimo: a Sabatini e Baldini piace il centrocampista brasiliano Sandro, pagato dagli Spurs 9 milioni di sterline l'estate scorsa. Scambio possibile, anche perché Vucinic, che a dicembre chiese di essere ceduto dopo aver ricevuto offese gravi rivolte anche alla compagna e al figlio, ha deciso di lasciare Roma. Oltremanica sono già pronti ad accoglierlo: "Vucinic è tentato dal trasferimento in Inghilterra", annuncia il sito del Sun, inserendo anche il Chelsea, oltre al Tottenham, tra i candidati. Voci, per ora: di concreto solo i fischi. Che, oggi, hanno il sapore di un addio. SQUADRA AL LAVORO - Inevitabile che la nuova Roma passi per qualche cessione. Una cosa è certa: non servono rivoluzioni, anche perché oggi ricostruire da zero per chi arriva presenterebbe più handicap che vantaggi. Anche dal punto di vista dei costi. Per la rivoluzione serviranno anni, almeno tre. Ma un restauro è fondamentale fin da subito, puntando su elementi freschi e affamati. Domani mattina la squadra tornerà a lavorare a Trigoria in vista del posticipo di domenica prossima a Bari. Ma c'è un'altra "squadra", di dirigenti futuri, pronta a scendere in campo. In settimana, forse già domani, Sabatini diventerà ufficialmente uno dei "consulenti" della DiBenedetto As Roma LLC, la società che con Unicredit parteciperà alla Holdco (domani gli avvocati delle parti dovrebbero costituirla formalmente), il veicolo finanziario attraverso cui verrà acquistato il 67 per cento della Roma. Nomina che autorizzerà ufficialmente l'ex direttore sportivo del Palermo a lavorare per conto di DiBenedetto alla nuova Roma, in attesa della nomina da ds: avendo iniziato la stagione come tesserato rosanero, dovrà attendere fino al 1 luglio. Attende invece di liberarsi dalla carica di generale manager della nazionale inglese Franco Baldini: l'incontro con DiBenedetto, in programma nel corso della settimana, servirà a pianificare movimenti e strategie. A partire dal tassello che ancora manca: l'allenatore. Poi, la "squadra" sarà pronta.