(Il Romanista-C.Zucchelli) Una squadra di primo livello, in grado di poter vincere subito. Un progetto tecnico importante, in cui essere uno dei punti cardine.
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Vucinic, un progetto per restare
(Il Romanista-C.Zucchelli) Una squadra di primo livello, in grado di poter vincere subito. Un progetto tecnico importante, in cui essere uno dei punti cardine.
Sono queste le due condizioni affinché Mirko Vucinic resti alla Roma. Dopo tanti mesi di «si dice» o «potrebbe essere che», ieri ha preso la parola il suo agente, Alessandro Lucci, per fare il punto della situazione. La notizia è, fondamentalmente, una: Vucinic non ha nessuna preclusione a restare in giallorosso.
Forte di un contratto che scade nel 2013, l’attaccante montenegrino, dopo aver chiesto a Rosella Sensi e Montali la cessione a gennaio (come confermato proprio da Lucci) è in attesa di capire quali siano le prospettive della Roma che verrà. Se DiBenedetto e soci allestiranno una squadra di primo piano, Vucinic sarà ben contento di restare e di farne parte. E di essere, lui che è nella Capitale da 5 anni, uno dei punti fermi del nuovo progetto giallorosso. Le parole di Lucci, a Radio Manà Manà e a Sky, lasciano spazio a pochi dubbi: «La volontà di Mirko è quella di proseguire con la Roma, a patto che ci siano le condizioni di un progetto vincente, tecnicamente prestigioso. Parliamo di un calciatore di caratura internazionale. Da parte sua non c’è alcuna preclusione o volontà di lasciare la Roma. Adesso, però, ogni discorso è prematuro ». Lucci ha spiegato anche cosa è successo a gennaio, quando il giocatore chiese la cessione: «In quel periodo c’erano stati anche problemi extracalcistici. Poi però è rimasto a Roma, mettendoci sempre il massimo impegno». «Spesso Vucinic - ha aggiunto Lucci - fa gol impossibili e magari sottoporta spesso non è brillantissimo, ma le sue prestazioni vanno valutate a 360 gradi. Non è stato preciso sottomisura, ma dà una disponibilità estrema in campo, ha cambiato ruolo e si sacrifica per la squadra. I fischi non lo spingono assolutamente ad andarsene, anzi, spera di trasformarli presto in applausi».
Da qui al termine della stagione, il suo obiettivo è questo. Poi si vedrà. Vucinic non andrà a chiedere un ritocco dell’ingaggio, ma se la nuova Roma dovesse davvero metterlo al centro del progetto, allora si potrebbe ridiscutere anche il contratto. Rinnovare la scadenza del 2013 non è un’utopia: «Ci siederemo a parlare con la proprietà - ha concluso Lucci - e prenderemo una decisione». Che sia la migliore possibile per tutti: per il giocatore, che a 28 anni vuole giocare e lottare per grandi traguardi, e per la Roma, che prima di privarsi di un talento del genere ci penserà non una, ma mille volte. E non è detto che, dopo essersi confrontati, le strade possano separarsi.
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