(Il Romanista - C.Zucchelli) - È stato spesso l’uomo delle notti europee. Domani sera, che in palio c’è un pezzo di Europa, deve tornare ad esserlo.
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Vucinic, stavolta vietato fallire
(Il Romanista – C.Zucchelli) – È stato spesso l’uomo delle notti europee. Domani sera, che in palio c’è un pezzo di Europa, deve tornare ad esserlo.
La Roma punta anche su Mirko Vucinic per riuscire a centrare l’impresa contro l’Udinese e lui, opaco nelle ultime prestazioni (ultimo gol il 4 marzo a Lecce), è chiamato a dare risposte convincenti. Per il presente, ma anche e soprattutto per il futuro. Di fronte, una squadra a cui ha già fatto 8 gol in carriera: tre con la maglia del Lecce, cinque con quella della Roma, con tanto di tripletta dedicata alla compagna allora incinta. Una serata straordinaria, quella del 21 marzo di un anno fa, che Vucinic dovrebbe quantomeno ripetere: non proprio nella sostanza, ma almeno nella forma. Nella voglia, nel carattere, nella determinazione messe in mostra quella notte all’Olimpico. Montella, in questi giorni, ci ha parlato: superati piccoli problemi fisici, Mirko sarà a disposizione, per dimostrare di essere ancora il genio che la Roma la scorsa stagione - e a tratti in questa - ha avuto a disposizione. Vucinic agirà come quarto di centrocampo a sinistra, libero di spaziare su tutto il fronte d’attacco ma con determinati compiti di copertura, necessari contro una formazione che fa delle ripartenze in attacco il proprio punto di forza. Il modulo in cui si muoverà però non sarà il 4-2-3-1 che Montella, dal giorno del suo insediamento, ha adottato. Per mettere Totti e Borriello nelle migliori condizioni di convivere, l’allenatore giallorosso si affiderà a un 4-4-1-1 che, facilmente, diventerà, un 4-4-2 in cui la linea mediana sarà composta, al centro, da De Rossi e Pizarro e a destra da Taddei. Quello del brasiliano, che nelle ultime settimane era entrato a partita in corso per lasciar spazio a Menez, è un ruolo chiave: dovrà infatti dare equilibrio alla squadra, soprattutto in fase di non possesso. Per quanto riguarda il francese, invece, soltanto stamattina si deciderà una sua convocazione, ma è probabile che, dopo essere rimasto a riposo per tutta la settimana a causa di alcuni fastidi alla schiena, possa non essere convocato. Turno di stop, invece, per Simone Perrotta, uno di quelli che da quando Montella siede in panchina ha accumulato più minuti e che, con i suoi inserimenti nel ruolo di incursore, potrebbe diventare determinante nella ripresa. In difesa, invece, le scelte sono obbligate: Doni in porta (chiamato anche lui al riscatto dopo le ultime, non eccezionali, prove), a destra torna dal primo minuto Cassetti, con Burdisso e Juan coppia centrale (il brasiliano, diffidato, deve stare attentissimo, considerando che l’assenza di Mexes pone seri problemi) e Riise a sinistra.
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