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Vucinic: “Cercavo nuovi stimoli. Con la Sensi non avevano pazienza, oggi sì. Strano…”

Nel corso di una lunga intervista al Corriere dello Sport, Mirko Vucinic ha parlato anche di Roma

Redazione

Nel corso di una lunga intervista al Corriere dello Sport, Mirko Vucinic ha parlato anche di Roma

La Juve è la sua terza squadra ita­liana.

«Ho cominciato a Lecce, a 17 anni. Ho bei ricordi e tanti amici, appena posso ci vado».

Poi, nel 2006, la Roma.

«La trattativa non si chiudeva mai, ma alla fine tutto è andato bene: ho fatto il salto di qualità e vissuto cin­que stagioni felici».

Finché, a primavera, non ha deciso di andare via.

« Ho avuto qualche problema con l'ambiente, eppoi cercavo stimoli nuovi»

Nel suo primo giorno di Juve, ha voluto ringraziare l'ex presidente Rosella Sensi.

« Certo, perché acqui­standomi dal Lecce mi ha offerto una grande opportunità e perché, nonostante le difficol­tà, è sempre stata vici­na alla squadra. E' strano che oggi tutti abbiano pazienza con la Roma, con lei non era così».

Segue i giallorossi con un occhio di riguardo?

«Ovvio, ho tanti amici. Per me è una squadra molto forte che piano pia­no sta venendo fuori: la mano di Luis Enrique comincia a vedersi. Sulla proprietà americana non sa­prei cosa dire: non l'ho vissuta».

Ha sentito Totti?

«Gli ho mandato un sms per il com­pleanno ».

Dal capitano giallo­rosso a Del Piero: generazione di feno­meni.

« Hanno tanti punti comuni. Alex, come Francesco, si mette a disposizione della squadra e non fa mancare mai i suoi consigli».