(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Chissà, domani cento potrebbe anche essere il numero giusto. Quello che può cambiare tante cose per la Roma sulla strada della rincorsa alla Champions League, ma non solo.
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Vucinic Missione 100 gol per la Roma e per DiBenedetto
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) Chissà, domani cento potrebbe anche essere il numero giusto. Quello che può cambiare tante cose per la Roma sulla strada della rincorsa alla Champions League, ma non solo.
Se lo augura soprattutto Mirko Vucinic, che viene da un periodo così così, se non addirittura bruttino, andando a vedere le ultime prestazioni (Juventus in casa ed Udinese fuori), condite da un’astinenza che dura da 42 giorni. Già, perché il montenegrino non segna dal 4 marzo, quando nella sua vecchia Lecce aprì la sfida contro la squadra che lo lanciò nel grande calcio. Poi l’oscurità, che diventa quasi buio guardando ad un futuro ancora incerto. Domani, contro il Palermo, Mirko quel buio cercherà di bucarlo un po’, magari proprio con il suo centesimo gol italiano, quello che potrebbe ridargli un po’ del sorriso smarrito.
DubbiChe il futuro di Vucinic sia incerto, non è una novità. Da sempre croce e delizia della gente giallorossa, capace di mirabilie tecniche, alternate a prove indisponenti. Adesso, per la sua permanenza a Roma, molto probabilmente saranno decisive le prossime settimane, quelle dell’inizio (reale) dell’era DiBenedetto. Bisognerà capire se la nuova proprietà vorrà tenere l’attaccante montenegrino (che va in scadenza di contratto nel 2013), ma bisogna anche capire se lui vuole restare davvero. A vedere le ultime prestazioni, qualche dubbio viene. E non è un caso che Inter e Juventus (ma c’è anche il Liverpool, da sempre «invaghito» di Mirko siano lì alla finestra, pronte ad accaparrarsi le sue prestazioni. È anche per sgombrare il campo da ogni voce di mercato o anche solo per presentarsi al meglio alla Roma made in Usa, che Mirko domani punta a tornare al gol. Prima, però, deve convincere Montella ad utilizzarlo fin dall’inizio, considerando che il tecnico giallorosso nell’allenamento di ieri, alle spalle di Totti, ha provato una linea a tre con Rosi e Taddei esterni e Menez come incursore. Un linea forse più equilibrata, ma anche con meno imprevedibilità. Per quella, servirebbe il miglior Vucinic, quello che quest’anno ha messo al tappetto Inter e Lazio, tanto per intenderci.
Tabù Cento, quindi, proprio come la possibile somma gol che domani potrebbe raggiungere questo pazzo Palermo, che finora ha collezionato 47 gol fatti e 52 subiti. E chissà che non sia proprio Vucinic a mettere questo marchio, lui che in maglia giallorossa (della Roma) ai rosanero non è mai riuscito a far gol, in sei sfide. Cosa che, invece, con l’altra maglia giallorossa, quella del Lecce, gli era riuscita con una discreta facilità, esattamente in tre occasioni. Questa volta ne basterebbe anche solo una. Per tagliare finalmente il traguardo dei cento gol italiani, ma anche per rilanciarsi ed allontanare tutta una serie di voci ed inquietudini. E, magari, anche per presentarsi nel migliore dei modi alla Roma americana, quella che a Boston sta già studiando il futuro che sarà. Suo, ma anche di Mirko. Del resto, domani dall’altra parte c’è un certo Javier Pastore, che radiomercato dà per possibile giallorosso il prossimo anno. Un’altra sfida da vincere per Mirko, un motivo in più per regalarsi una grande gioia. La centesima della sua Italia, colorata di giallorosso.
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