(Corriere dello Sport - A.Barillà, R.Maida) Gli ultimi dettagli, minuscoli, devono essere sistemati, però di fatto l'operazione è chiusa: la Juventus rileva Mirko Vucinic dalla Roma per 15 milioni di euro pagabili in tre esercizi.
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Vucinic-Juve, c'è la firma: “Lo volevo”
(Corriere dello Sport – A.Barillà, R.Maida) Gli ultimi dettagli, minuscoli, devono essere sistemati, però di fatto l’operazione è chiusa: la Juventus rileva Mirko Vucinic dalla Roma per 15 milioni di euro pagabili in tre esercizi.
Decisivo un vertice notturno all'hotel Principi di Piemonte, nel cuore di Torino: da una parte Beppe Marotta, amministratore delegato bianconero, e dall'altra Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, presente anche Alessandro Lucci, manager dell'attaccante montenegrino. Il colloquio è cominciato attorno all'una e s'è trascinato fino alle quattro del mattino: poi, dopo qualche ora di sonno, un lungo approfondimento e la stretta di mano. «Sono contento, era quello che volevo» , le prime parole di Vucinic dopo aver appreso dell'accordo. Nel pomeriggio il calciatore ha lasciato il ritiro della Roma e lunedì sarà a Torino per le visite mediche e la firma: predisposto un quadriennale da oltre 3 milioni di euro più bonus legati a obiettivi e rendimento.
DOUBLE FACE - Considerate le cifre sparate dall'Atletico Madrid per Sergio Aguero e dal Villarreal per Giuseppe Rossi, la Juventus può ritenersi soddisfatta: con metà dell'esborso arruola un attaccante esperto, talentuoso e duttilissimo, che può agire indifferentemente da centravanti o ala. Antonio Conte medita così, a seconda delle esigenze, di schierarlo nella coppia offensiva centrale, accanto a Fabio Quagliarella o Alessandro Matri - in tal caso assegnando la fascia a Claudio Marchisio o... al rinforzo che verrà - oppure come esterno alto, disegnando così una Juve iper-offensiva: Matri e Quagliarella in mezzo, lui e Krasic a spingere sui lati, Toni e Del Piero pronti a subentrare (come Iaquinta, se non sarà ceduto). Promesse di spettacolo, ma anche dubbi d'equilibrio, spazzati via da Conte con il modello Barça: la squadra di Pep Guardiola stravince pur schierando un'infinità di calciatori portati all'attacco.
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