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Vucinic in area ha fretta: un gol ogni 122’

(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Sta per scoccare l’ora di Mirko Vucinic. Il centravanti montenegrino può essere l’arma in più della Roma nel girone di ri­torno. Lo dicono i numeri.

Redazione

(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Sta per scoccare l’ora di Mirko Vucinic. Il centravanti montenegrino può essere l’arma in più della Roma nel girone di ri­torno. Lo dicono i numeri.

Nella sua carriera, dal 2003- 2004 allo scorso campiona­to, ha realizzato 24 gol all’andata e 41 al ritorno. Cin­que sono le reti realizzate in questo girone di andata, quando manca ancora una partita alla conclusione. Mirko può egua­gliare il suo primato personale al giro di boa, che risale alla sta­gione 2004-2005, quando chiuse il girone di andata a sette reti e alla fine del campionato stabilì il suo primato personale con 19 gol. Con la maglia della Roma ha fatto meglio di quest’anno so­lo nel 2008- 2009, quando chiuse l’andata con sei reti.

 

LAST MINUTE -In questo campiona­to Vucinic si è spe­cializzato nei gol in zona Cesarini. I suoi cinque centri sono arrivati tutti all’Olimpico e tutti nel fi­nale. Contro l’Inter ha segnato al secondo minuto di recupero, contro il Lecce al 31' del secon­do tempo, contro la Lazio al 42', la doppietta al Catania ha fissa­tole lancette al 40' della ripresa e al quarto minuto di recupero. E’ sempre andato a segno nel­l’ultimo quarto d’ora e tre gol su cinque li ha realizzati partendo dalla panchina. Vucinic ha segnato cinque gol in dieci presenze, tre volte è partito dalla panchina e ha gio­cato solo cinque partite intere. Per questo la sua media gol è molto alta. E’ andato a segno ogni 122 minuti. Nel rapporto gol- minuti giocati è il miglior realizzatore della Roma. Qual­che infortunio ha frenato la sua stagione, un problema alla schiena che si trascina da tem­po, ma si avvicina il girone di ri­torno e il montenegrino può es­sere ancora una volta decisivo. Non gli piace andare in panchi­na come non piace ai suoi com­pagni e con il 2011 spera di ave­re più spazio.

DI PIU’- Non è felicissimo della situazione attuale, vorrebbe gio­care con più continuità, soprat­tutto adesso che fisicamente sta a posto e ha superato tutti gli aciacchi che gli hanno impedito di allenarsi a pieno ritmo nei mesi scorsi. Vucinic spera di po­ter dare il suo contributo alla Roma, perchè anche lui nello scudetto ci crede, lo ha sfiorato due volte e vedere gli altri vin­cere non gli è mai piaciuto.

IL TABU’- Domani affronta la Sam­pdoria per la quindicesima volta nella sua carriera. E’ l’av­versaria che ha incontrato di più, insieme alla La­zio. Eppure contro i blucerchia­ti ha segnato solo due gol, mai con la maglia della Roma, solo quando era al Lecce. E contro Curci, che è stato suo compagno nella Roma, non ha mai fatto centro. Proprio il Catania, alquale ha rifilato una doppietta giovedì, è con l’Udinese la squa­dra alla quale ha segnato di più.

UNIVERSALE- Mirko Vucinic non ha mai fatto una questione di ruolo, nelle sue corde c’è eclet­ticità, che poi è una delle sue grandi qualità. Può ricoprire tutti le posizioni di attacco, non ha mai fatto un problema nep­pure a giocare esterno alto di centrocampo. Può giocare con Totti o Borriello, o anche con tutti e due insieme. Finora non ha mai creato problemi a Ra­nieri, ma adesso si aspetta di giocare di più. Quei due gol in set­te minuti, nel gior­no della Befana, gli hanno fatto riveni­re la voglia di Ro­ma. La prossima estate potrebbe es­sere un uomo mer­cato, il suo destino sembra segnato, è molto ap­prezzato in Inghilterra. Ma quello scudetto sfiorato in due occasioni procura inquietudini. E allora quest’anno diventa un appuntamento che non vuole mancare.