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Vucinic, fischi e fiaschi: addio

(Leggo – F.Balzani) – Litiga con i compagni, sbaglia gol incredibili (e fondamentali), si prende i rimproveri di Montella e i fischi impietosi dei tifosi. Ormai è palese: Vucinic ha rotto con la Roma.

Redazione

(Leggo - F.Balzani) - Litiga con i compagni, sbaglia gol incredibili (e fondamentali), si prende i rimproveri di Montella e i fischi impietosi dei tifosi. Ormai è palese: Vucinic ha rotto con la Roma.

«Mirko non è tranquillo, non può dare di più adesso», dice Montella. Diagnosi criptata. E, comunque, non basta. Che significa per un giocatore non essere tranquilli? Nel caso di Vucinic vuol dire non sentire la fiducia intorno a sé. Quella dei compagni (che gli contestano lo scarso impegno), ma soprattutto quella dei dirigenti che in questi mesi hanno sempre rinviato il discorso-rinnovo (Vucinic ha il contratto in scadenza nel 2013). Il montenegrino in realtà aveva già staccato la spina lo scorso gennaio, quando chiese alla società di essere ceduto. Il clima a Trigoria non era affatto cordiale: litigi con Ranieri e mugugni nei confronti della dirigenza per l’arrivo di Borriello, ma soprattutto di Adriano, che guadagnava quasi il doppio del suo stipendio.

«Vi siete dimenticati che vi stavo per far vincere lo scudetto», avrebbe urlato Vucinic. E poi ha cominciato a guardarsi attorno. Il Tottenham si era fatto avanti proponendo al montenegrino il quadriennale della vita (da 3,5 milioni a stagione) e offrendo 15 milioni cash alla Roma. Il giocatore era entusiasta di trasferirsi a Londra, la Sensi aveva dato il via libera all’operazione. Fu Ranieri a chiudere la porta. Da quel momento in poi Vucinic ha tenuto il muso con tutti e segnato con il contagocce (3 gol in 15 partite). Poi il crollo clamoroso, i gol falliti a porta spalancata e quindi i fischi dei tifosi, le critiche di Montella e dei compagni di squadra. Attorno, adesso, ha fatto terra bruciata. Anche ieri a Trigoria il tecnico ha tenuto a colloquio l’attaccante che ha ascoltato la ramanzina a testa bassa. Ma chissà dov’era quella testa. Probabilmente non alla Roma. L’arrivo della nuova proprietà (DiBenedetto aveva speso molti complimenti nei confronti del montenegrino) non ha cambiato le carte in tavola. Vucinic vuole andare via, vivere una nuova esperienza. Non è più un problema di soldi, ma di principio. Lo ha fatto sapere al suo procuratore, Alessandro Lucci, che in questi giorni ha chiesto alla nuova società di lasciar partire l’attaccante. In prima fila, oltre all’Inter, c’è la Juventus che potrebbe sfruttare l’interesse della Roma per Buffon. Nel frattempo Walter Sabatini è già a lavoro per trovare il sostituto di Vucinic. Il sogno resta Pastore che, nonostante le dichiarazioni di Zamparini («Con 40 milioni possono comprare solo lo scarpino destro»), ha una gran voglia di approdare nella capitale. Nelle ultime ore è tornato alla ribalta anche il nome di Giuseppe Rossi. L’attaccante del Villareal sarebbe la spalla ideale per Totti e non vede l’ora di tornare in Italia.