rassegna stampa roma

Villas Boas no, Montella o Prandelli sì

(DNews- A.Stabile) André Villas Boas non sarà il prossimo allenatore della Roma. In attesa di capire la volontà di Luis Enrique,

Redazione

(DNews- A.Stabile) André Villas Boasnon sarà il prossimo allenatore della Roma. In attesa di capire la volontà di Luis Enrique,

fonti accreditate legate al calciomercato forniscono a DNews la certezza che il 35enne tecnico portoghese, considerato l’erede di Mourinho, ha altri piani che non prevedono la panchina giallorossa.

Difficile sapere dove andrà, forse resterà in Inghilterra (Liverpool) dopo il flop alChelsea, ma di certo non verrà alla Roma, nonostante quanto era emerso nei giorni scorsi.

Il portoghese è stimato dal direttore generale romanista Franco Baldini, ma, in caso di addio di Luis Enrique, la Roma batterà un pista italiana, nel segno della continuità con l’idea attuale di gioco: in pole position ci sono il ct della nazionale Cesare Prandelli e l’allenatore del Catania Vincenzo Montella. Perentrambi peròci sono degli ostacoli, pur non insormontabili. Prandelli ha un contratto con la Federcalcio fino al 2014 e sarà impegnato con l’Italia negli Europei al massimo fino al 1° luglio, nella migliore delle ipotesi dell’arrivo in finale.

Il ct azzurro potrebbe raggiungere un accordo di massima con la Roma (e di rescissione con la Figc) già nelle prossime settimane, preparare il mercato in segreto con Baldini e Sabatini per poi ufficializzare il suo passaggio in giallorosso a fine giugno. «Mi manca il lavoro giornaliero», ha detto Prandelli giovedì scorso, aprendo la porta a un ritorno nella capitale, dopo la breve esperienza dell’estate 2004, bruscamente interrotta per la malattia della moglie.

IL PESO DELLO STRESS Altra pista percorribile è quella che porta a Vincenzo Montella, stimato da Baldini e Sabatini, reduce da un’ottima stagione a Catania e amatissimo dai tifosi. Un anno fa è stato “scartato” dalla nuova proprietà perché troppo legato a tanti giocatori, ma ora lo scenario è cambiato. Anche qui c’è l’ostacolo del contratto che lo lega al Catania fino al 2013, ma difficilmente gli etnei potranno trattenerlo in caso di chiamata da Trigoria. In tutto questo resta da capire la volontà di Luis Enrique: le recenti dichiarazioni di Baldini e Sabatini, unite a voci provenienti dall’ambiente giallorosso, fanno capire che l’austuria - no sta soffrendo moltissimo lo stress, tanto da risentirne dal punto di vista della salute. Anche questo aspetto, oltre a quelli ambientale e tecnico, peserà molto sulla decisione finale di “Lucho”, che gode ancora della fiducia di Baldini e Sabatini che vedono nel suo gioco «il calcio del futuro». «È un lavoro appassionante che mi dà un piacere incredibile, ma ci sono cose che non sono più belle», ha ammesso Luis Enrique dopo Roma-Catania a proposito della pressione e dello stress. “Lucho”, alla fine, potrebbe dire addio ai giallorossi non per motivi calcistici, ma per ritrovare il sorriso, come ha appena fatto il suo amico Pep Guardiola.